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Calcio

TRIPLICE FISCHIO – Manuale alla 33esima giornata: che Dea; c’è Miha vs Gattuso. Juve, attenzione al Sassuolo. E la Lazio…

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Continua la corsa delle 20 squadre di A verso il rush finale di questo inusuale campionato. C’è chi pedala in modo equilibrato, chi piano e chi, invece, non ha nessuna intenzione di fermarsi. L’Atalanta di ieri sera ha dimostrato di essere una delle macchine più pregiate del circuito, e lo ha fatto surclassando, con un tennistico 6-2, il povero Brescia. Le rondinelle, forse, non avrebbero potuto fare di più: troppo forte la corazzata bergamasca, troppo perfetta l’orchestra diretta da Gasperini per poter sbagliare qualche nota. Escludendo qualche iniziale pecca difensiva, dal centrocampo in avanti è pura musica. E non importa se manca Gomez o Ilicic, ecco che vengono sostituiti dalle “seconde scelte”, Pasalic e Malinovsky. Assurdo parlare di alternative, perché sono stati loro due gli assoluti protagonisti di ieri sera: 4 reti e 2 assist in due, tante buone giocate, duttilità e qualità al servizio della Dea. Secondo posto riconquistato, in attesa di Inter e Lazio, e soli 6 punti in meno dalla Juventus. Una sorpresa? Forse non più. Il Psg è avvisato.

Se una squadra gioca in modo così armonico è normale che un po’ la si voglia imitare, la si vuol prendere come esempio. Il Sassuolo post-Covid, ad esempio, ha tante sfumature della banda di Gasperini. Vittorie, rimonte, un’infinità di reti segnate: De Zerbi ha trovato la quadra giusta per la sua squadra e l’ultima, incredibile, vittoria contro la Lazio ha confermato come i neroverdi non siano più una sorpresa di questa stagione. Quel tridente d’attacco, poi, dovrebbe far spaventare Sarri: Boga-Berardi-Caputo. Punto. Sarri dovrebbe aver paura innanzitutto per un dato di fatto: se il Sassuolo attualmente corre, la Juventus no. Il pareggio agguantato con Ronaldo, nel match contro l’Atalanta, ha evitato a Sarri di entrare in un vortice di bufere da cui difficilmente sarebbe già uscito. Ma la squadra è stanca, si vede da diverse partite. I bianconeri, però, a differenze delle altre squadre, hanno grandi campioni in rosa. ed ecco come un Ronaldo o un Dybala qualsiasi possono risolverti le partite da un momento all’altro. Bisogna comunque fare di più, perché se in campionato puoi permetterti di perdere punti per strada, in Champions la storia è diversa.

Diversa, come la Lazio post-Covid da quella pre-Covid. Anche la squadra di Inzaghi è stanca, complice anche il grande dispendio di energie della prima parte di stagione. Certo, c’è stato uno stop di 3 mesi, ma una squadra fisica come quella biancoceleste fa più fatica delle altre a recuperare. Basta vedere Immobile, che sembra aver perso quello smalto che contraddistingue il grande attaccante. Oppure Milinkovic-Savic, dominante nella prima parte di stagione, dominato ora. Anche la difesa sembra non girare più: i meccanismi sembrano arrugginiti, subisce troppo e, per una squadra che punta(va) allo Scudetto, tutto ciò non è rimediabile. Staserà sarà l’Udinese e Kevin Lasagna a rimettere sotto esame la squadra biancoceleste: i bianconeri hanno perso l’ultima partita, contro la Samp, ma arrivano comunque da un buon momento di forma. Attenzione a sbagliare, perché Atalanta e Inter sono lì, a meno di un passo.

Prove di riscatto anche al Dall’Ara, dove il Bologna ospiterà il Napoli. Sarà Mihajlovic contro Gattuso, e questo scontro-incontro di idee stuzzica parecchio. Filosofie lontane ma vicine, per due allenatori che fanno del carattere il loro punto forte, in comune. Inizia a cadere qualche pezzo pregiato come Orsolini, che stasera guarderà la partita dalla panchina. Non si può sbagliare, soprattutto quando come allenatore hai uno che ti chiede sempre il 101% e non ti perdona nulla. Entrambe le squadre, dunque, cercano riscatto. Il Bologna, dopo aver perso punti in modo clamoroso contro il Parma, ha bisogno di risposte concrete in vista della prossima stagione, quella in cui puntare l’Europa. Anche il Napoli ha bisogno di una vittoria dopo il pari in casa contro il Milan e proverà a farlo con un tridente inedito formato da Politano, Milik e Lozano. Non ci sarà Insigne, quindi Mihajlovic può anche non mandare qualcuno in albergo per fermarlo.

Tanti, tantissimi temi che circondano questa giornata di A: attenzione anche a Lecce-Fiorentina, spareggio per la salvezza. Il Milan vuole ripartire contro il Parma, mentre la Samp cerca definitivamente di allontanarsi dalla zona calda della classifica ospitando il Cagliari. Cerca conferme anche la Roma di Fonseca, che attende un Hellas Verona che a Roma, sicuramente, non andrà in gita. La giornata si concluderà domani con Torino-Genoa e l’Inter che farà visita alla Spal. Il dubbio è sempre quello: ma Eriksen? Chissà.

Alla prossima.

 

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