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TRIPLICE FISCHIO SERIE A – Che cosa aspettarsi quando si aspetta

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Il titolo rimanda alla pellicola del 2012, diretta da Kirk Jones, che però con il calcio e lo Sport ha nulla a che vedere. Si parla di donne in gravidanza che, nell’attesa, usano l’immaginazione per provare a capire cosa succederà quando quello che all’inizio è solo un’entità astratta, prima o poi si materializzerà. Questo titolo è perfetto per descrivere la situazione attuale della Serie A che, a poco meno di un mese dalla probabile ripartenza, ha sempre più miti da sfatare. 

Avete capito bene, probabile. Il motivo è racchiuso nel comunicato della FIGC, che ha prorogato la sospensione delle attività sportive fino al 14 giugno prossimo. E qui sorge un problema: si lavora per tornare in campo il 13, non si può fino al 14. Magari usciranno fuori navicelle che porteranno indietro nel tempo, chissà. (Im)probabile.

Intanto la maggior parte delle persone ora esce di casa, si prova a ripartire dopo un periodo buio. Una passeggiata (ora non bisogna portare a spasso il cane), commissioni e un caffè al bar. Questo caffè non include però la possibilità di fermarsi a chiacchierare con gli amici, in una classica scena da bar dello sport. E allora, a dispetto di questa situazione post-Covid che deve ancora essere chiarita, potremmo anche qui usare l’immaginazione per provare a capire cosa potrebbe succedere in un futuro non tanto lontano, si spera.

Un breve incipit per lo scontro tra Serie A e Covid-19, il punto è questo: in attesa del rilascio dell’ennesimo protocollo visto e rivisto, domani il Consiglio Federale avrà il compito di chiarire più di un punto. Poi c’è Gravina, ossessionato dall’idea playoff. UEFA e Governo sarebbero d’accordo, i club spingono per la normale ripresa. Poi c’è Pozzo, che deride la Germania per aver voluto riprendere la Bundesliga in fretta a furia. Ma questa è un’altra storia, e non ha senso che altra gente si infili anche perché, dopo dieci settimane, non si è riuscito a decidere nulla. Il Paese si muove, il calcio è ancora indietro.

Ora andiamo oltre, che cosa aspettarsi quando si aspetta?

Si potrebbe partire da Napoli, e dalla situazione Dries Mertens che oggi pare un pò più chiara. Altro che ripresa della Serie A, i tifosi napoletani hanno vissuto questi ultimi giorni come se fossero in attesa della notizia della vita. E finalmente è arrivata. Perché l’Inter ha messo sul piatto tanto denaro, ci ha provato anche il Chelsea, solo che tutti hanno sottovalutato un aspetto che – dalle parti del golfo azzurro – è fondamentale: l’amore. L’amore che Ciro prova per il Napoli, un amore ricambiato che non si può cancellare per un “banale” accordo in standby. Ci si aspetta proprio questo, un rinnovo facile facile, soprattutto dopo gli scambi di messaggi tra il calciatore, Rino Gattuso e Aurelio De Laurentiis. L’ha capito la dirigenza partenopea, l’ha capito Dries e l’ha capito anche Conte, che per l’attacco nerazzurro deve ora far attraccare la propria nave in un altro porto, perché quello napoletano è pieno.

Magari in un porto tedesco vicino Lipsia, e magari si potrebbe provare a convincere Timo Werner. Non è facilissimo, anche perché sull’attaccante tedesco c’è anche il Milan. Non è facile, perché Werner vorrebbe restare in Germania. Ma bisogna rimpiazzare Lautaro Martinez, no?

Ecco un altro problema dei bar dello sport, una flebile voce può diventare devastante. Qualcuno ha già teneramente salutato l’argentino, ma la realtà è un’altra. La realtà è che Lautaro è il centravanti dell’Inter e, in questo momento, è la squadra nerazzurra ad avere il coltello dalla parte del manico. Marotta non è ingenuo, e alla Juventus lo ha dimostrato. Ha dimostrato una cosa precisa: se manda via un calciatore, vorrà dire che il sostituto è già pronto. Ma anche qui si parla di ipotesi, perché la coppia Lautaro-Lukaku è troppo bella per sciogliersi dopo un solo anno. Bisognerebbe però capire l’argentino, soprattutto se un altro argentino ti vorrebbe al proprio fianco, e ancora di più se quell’argentino si chiama Leo Messi.

Da un centravanti a un altro, da Lautaro a Ibra. A Bologna sono abituati a crederci, e se il sogno si chiama Zlatan allora aumentano gli stimoli per sperare ancora di più. Sembrerebbe una fiaba che deve per forza chiudersi con un lieto fine. Dopo la trattativa sfumata a dicembre, ora le cose sembrano cambiate. Sarebbe un ottimo regalo da fare a Sinisa, ma non solo. Ibra al Bologna non è solo una questione di immagine, perché si parla di uno che si comporta come il vino: più invecchia e più è buono. E poi si sa, al caro vecchio Zlatan le sfide eccitano da paura. Qui non si sa cosa aspettarsi, la cosa certa è che non si smetterà di sognare.

Infine la grandissima trattativa sull’asse Torino-Barcellona. Pjanic, De Sciglio e 25 milioni in cambio di Semedo.  Qui non ci si aspetta proprio nulla, perché va bene che il valore dei calciatori diminuirà con il virus, ma anche vero che svalutare così il bosniaco sarebbe da pazzi. La Juventus è stata chiara: o nella trattativa rientra Arthur, o al massimo questo scambio lo si può fare alla play. 

Cosa aspettarsi quando si aspetta? Una Serie A che chissà se ripartirà, Mertens ancora al Napoli, e poi Lautaro, Werner, Ibra e Pjanic. Le chiacchiere da bar dello sport dovranno attendere ancora un pò, ora si può solo immaginare.

Alla prossima.

 

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