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Calcio

Troppa Francia per Mancini: l’Italia perde 3-1 – 1 Giu

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Ok, la Francia è pronta per i Mondiali. L’Italia, invece, è un cantiere aperto. Come non potrebbe? Rispetto alla partita con l’Arabia Saudita, Mancini (come preventivato) cambia molto e (come preventivato) soffre la fisicità e la compattezza dei Galletti che, squadra ben assestata, schiaccia la Nazionale sul piano tecnico.
Il migliore azzurro si rispecchia in Chiesa, sempre pronto a spezzare il ritmo con le ripartenze ma, soprattutto nel primo tempo, gioca sempre lontano della porta.
La Francia domina in lungo e in largo, lasciando respirare l’Italia solamente tra fine primo tempo e inizio secondo, quando le squadre si allungano e le azioni fioccano.

Il primo tempo si apre e chiude con la Francia in avanti. In mezzo, poca Italia. Gli Azzurri soccombono a centrocampo, dove lo strapotere di Pogba, Kantè e Tolisso bloccano sul nascere le azioni offensive guidate dalla mediana di Mancini. Inoltre, tante palle perse hanno permesso al tridente francese di impensierire sempre Bonucci&Co.
I transalpini passano in vantaggio subito, al minuto numero 8, su uno sviluppo da calcio d’angolo: Pavard raccoglie il pallone, crossa per Mbappe, Sirigu risponde presente ma, da due passi, Umtiti brucia in velocità la retroguardia azzurra. In avanti, Berardi e Balotelli sono fantasmi, mentre Chiesa prova a creare pericoli, anche se le sue ripartenze non trovano mai gioia. Dopo il palo di Kantè e l’autogol sfiorato da Caldara sullo spunto di Mpabbe, ecco il doppio vantaggio dei ragazzi di Deschamps: Hernandez si accentra in area, Mandragora (pare) non lo tocca ma, anche con l’ausilio del VAR, viene assegnata la massima punizione. Gli Azzurri, da quel momento, escono dal guscio (anzi, la Francia smette di giocare) e trovano il gol dell’1-2 con Bonucci, lesto a sfruttare l’incertezza di Lloris.

Nel secondo tempo, l’Italia con Balotelli e Chiesa e la Francia con Dembelè e Tolisso spaventano i rispettivi portieri. Dopodiché, poco prima della solita routine di cambi, Jorginho perde l’ennesimo pallone, scatenando il trio offensivo transalpino, il quale trova in Dembelè il finalizzatore.
Nella girandola di sostituzioni, mister Mancini inserisce (quasi) solo giocatori offensivi, sia sperimentando il 4-2-3-1 con Insigne alle spalle di Balotelli, Chiesa e Bonaventura ai lati e Mandragora-Cristante in mediana, sia cercando di recuperare una partita impossibile, appunto, da pareggiare). A 5’ dalla fine, degna di nota la parata di Sirigu su girata di Thauvin.

Come se ne esce la Nazionale da questa amichevole? Non ridimensionata (quello lo era già), ma consapevole dei propri limiti. Lo sa bene, Mancini, che schiera un centrocampo inedito per testare quanto i ragazzi avrebbero sofferto. Qualcosa, invece, si sperava in attacco, ma con una Francia identificabile come una delle favorite al Mondiale, l’organizzazione tattica e gli errori devono essere calibrati al minimo. Il C.T. lo sa, ma siamo ancora in fase di sperimentazione.

 

Tabellino

Italia-Francia 3-1 (8′ Umtiti, 28′ Griezmann (R), 35′ Bonucci, 63′ Dembelè)

Francia (4-3-3): Lloris; Pavard, Rami, Umtiti, Hernandez (62’ Mendy); Tolisso (77’ Matuidi), Kantè, Pogba (86’ Nzonzi); Griezmann (77’ Giroud), Mbappè (83’ Thauvin), Dembelè (70’ Lemar). Ct: Deschamps

Italia (4-3-3): Sirigu; D’Ambrosio (74’ Florenzi), Caldara, Bonucci, De Sciglio; Pellegrini (65’ Cristante), Jorginho (78’ Bonaventura), Mandragora; Berardi (74’ Insigne), Balotelli (86’ Belotti), Chiesa (88’ Zappacosta). Ct:Mancini

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