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Calcio

Vetrina Mondiale – Moises Caicedo

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Tra meno di un mese comincerà il Mondiale di Qatar 2022, il più originale e incredibile della storia, il primo Mondiale di Calcio autunnale. Nella rassegna iridata ci sarà spazio per conoscere ed apprezzare decine di giovani talenti stranieri, che giocano lontano dalla Serie A. Con questa edizione speciale de La Bottega dei Talenti, rinominata “Vetrina Mondiale”, ve ne presenteremo alcuni, girone per girone, partendo dal gruppo A (qui la presentazione del girone) ovviamente.

L’Ecudaor è stato inserito nel girone A, il gruppo dove c’è anche il Qatar paese ospitante contro cui i sudamericani faranno il loro esordio. Tuttavia, per via della questione che riguarda la reale cittadinanza del difensore Byron Castillo gli ecuadoregni non sapranno fino a inizio novembre (quando il TAS di Losanna si pronuncerà sul ricorso di Perù e Cile) se effettivamente parteciperanno alla manifestazione.
Tra i sicuri convocati della rappresentativa ecuadoriana ci sarà il centrocampista del Brighton di Roberto De Zerbi, Moisés Caicedo.

Moisés Isaac Caicedeo Corozo, semplicemente noto come Moisés Caicedo, è nato a Santo Domingo, città nel nord dell’Ecuador non lontana dalla capitale Quito, il 2 novembre 2001.

Cresce calcisticamente nel Club Deportivo Espoli, piccola società di Quito. Da qui, nel 2016, passa per un brevissimo periodo tra le fila del Colorados SC, altra piccola società che ha però sede a San Pablo, quartiere della cittadina natale di Moisés.

Il talento di Caicedo però è troppo importante per continuare a giocare in squadre di secondo piano, così nel 2016, stesso, passa all’Independiente del Valle. Attualmente detentore della Copa Sudamericana vinta qualche settimana fa (la seconda dopo quella del 2019), il Tornado è uno dei club in questo momento storico più importante dell’Ecuador avendo vinto il campionato nel 2021 e appunto due edizioni della seconda coppa del Sud America nel giro di tre anni. Tuttavia, la sua ascesa è recente avendo esordito nella prima divisione nazionale solo nel 2010. Proprio nel 2016, anno dell’arrivo di Caicedo, i neroblù della città di Sangoloquí balzarono agli onori delle cronache arrivando in finale di Copa Libertadores (poi persa contro i colombiani dell’Atletico Nacional), dopo aver eliminato River Plate, Pumas e Boca Juniors.

Caicedo ha esordito in prima squadra durante la stagione 2019. La prima presenza è arrivata da subentrato in una sfida di campionato con la LDU Quito. Successivamente ha giocato anche due partite da titolare nelle ultime due sfide di campionato.
Nel 2020 entra a far parte dei titolari della rosa dell’Independiente. Gioca titolare sia nella prima parte della stagione, che nella seconda, facendo ancora qualche apparizione con la squadra under 20 dell’Independiente impegnata nella Coppa Libertadores di categoria.
Al termine della stagione le statistiche parlano chiaro. A 19, appena compiuti, Moisés è già un cardine della squadra: 31 presenze, 7 gol e 2 assist.

Per l’Independiente del Valle è impossibile trattenerlo. Dopo un flirt col Manchester United, ad assicurarsi le prestazioni di Caicedo è il Brighton che lo acquista per circa 5 milioni di euro nel gennaio 2021.
Al Brighton nei primi mesi di stagione non esordisce mai in prima squadra, mentre colleziona tante panchine e tre spezzoni di gara nella formazione under 23, che partecipa alla Premier League 2.

Comincia la stagione 2021/22 al Brighton. Non considerato tra le prime scelte dal tecnico Graham Potter, viene mandato in prestito fino a gennaio in Belgio, al Beerschot, club di Anversa. Dopo qualche difficoltà, si prende a suon di prestazioni e alla fine per lui saranno 12 le presenze con la formazione belga in campionato, di cui 10 dal primo minuto.
A gennaio torna in Inghilterra, un periodo di nuovo ambientamento lo porta in primavera a trovare spazio nella formazione di Potter. Dopo l’esordio assoluto in FA Cup contro il Tottenham, il 9 aprile 2022 esordisce in Premier, fornendo subito un assist nella vittoria 1-2 in casa dell’Arsenal. Il 7 maggio successivo trova anche la prima marcatura personale in Premier contro lo United.

In questa stagione, inizialmente agli ordini di Graham Potter, e ora di Roberto De Zerbi, Moisés è un elemento inamovibile dell’undici titolare dei Gabbiani. Undici presenze su tredici e un gol all’attivo. Caicedo è diventato un punto di riferimento del Brighton.

Con la Nazionale dell’Ecuador ha esordito nella rappresentativa maggiore, esordendo nell’ottobre 2020. Da quel momento è diventato rapidamente un titolare fisso della squadra di Gustavo Alfaro. Finora ha collezionato 25 presenze e 2 reti, partecipando al grande girone di qualificazione ai Mondiali della sua Nazionale e nel 2021 alla spedizione ecuadoregna che ha partecipato alla Copa America.

178 cm x 73 kg, Moises è un ectomorfo, con una struttura muscolare importante ma non particolarmente sviluppata sia negli arti inferiore, che superiori. Agile nello stretto, è dotato anche di forza fisica e una discreta velocità.

Il destro è il suo piede preferito. È un centrocampista completo, dotato di grandi doti tecniche, ma soprattutto di una intelligenza tattica, fuori dal comune per la sua età. Nel corso degli anni ha sviluppato grandi doti nel gioco con e senza possesso, interpretando in maniera efficace sia il ruolo di vertice basso davanti alla difesa che quello di mezzala box to box.

Come detto, è eccezionalmente dotato di una maturità tattica che per un calciatore di 19 anni, alle primissime stagioni europee e soprattutto in un campionato di altissimo livello come la Premier League sono assolutamente incredibili.

Da vertice basso, ruolo interpretato con più frequenza, è l’attore principale dell’impostazione della manovra. È naturalmente portato ad eseguire la salida lavolpiana, movimento indotto dal regista di centrocampo che si abbassa sulla linea difensiva tra i due centrali per permettere ai terzini di allargarsi e dare ampiezza alla manovra. Nel possesso basso della manovra, Moises si distingue per una impostazione molto scolastica e tranquilla, finalizzata a ripulire il pallone dal pressing avversario e dunque non correre rischi, risalire il campo con pazienza e precisione.
Nella metà campo avversaria invece osa di più provando verticalizzazioni, cambi di gioco, con l’intento di creare coralità nella manovra e attaccare con il movimento del pallone in funzione dei movimenti senza palla dei compagni.
Le sue doti senza il pallone si notano subito. Quando gioca regista cerca sempre di fornire una prima opzione di passaggio semplice ai compagni smarcandosi e individuando le aree del campo in cui poi avrà spazio e tempo per eseguire la sua giocata, nel più breve tempo possibile al fine di eludere il pressing. Principi che applica anche quando gioca da mezzala in un centrocampo a tre. In questa posizione è però alleggerito dai compiti di regista puro e gioca 20 metri più avanti. Giocando in questa posizione è anche in grado di attaccare spesso l’area di rigore per andare alla conclusione, in modo da sfruttare anche le sue importanti capacità balistiche.

La sua attuale valutazione, secondo transfermarkt, è di 25 milioni di euro, ma quella del mercato è sicuramente già schizzata oltre i 30. La partecipazione ai Mondiali potrebbe significare un balzo ulteriore della valutazione, rendendo il calciatore appetibile solo per le ricchissime big del campionato inglese.

 

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