Calcio
Vetrina Mondiale – Ricardo Pepi
Tra meno di un mese comincerà il Mondiale di Qatar 2022, il più originale e incredibile della storia, il primo Mondiale di Calcio autunnale. Nella rassegna iridata ci sarà spazio per conoscere ed apprezzare decine di giovani talenti stranieri, che giocano lontano dalla Serie A. Con questa edizione speciale de La Bottega dei Talenti, rinominata “Vetrina Mondiale”, ve ne presenteremo alcuni, girone per girone. I talenti del Girone B.
Il Gruppo B (qui la presentazione) così come il girone A, vive ancora con l’asterisco. La situazione dell’Iran potrebbe essere valutata nei prossimi giorni, nonostante l’inizio della rassegna iridata sia oramai imminente.
Al di là delle questioni politiche, il gruppo raccoglie una delle Nazionali più in crescita degli ultimi anni: gli Stati Uniti. La squadra a stelle e strisce, grazie anche ad un campionato sempre più competitivo, stanno producendo una quantità di talenti importante. Uno di questi è il centravanti diciannovenne Ricardo Pepi. Attualmente in forza al Groningen, la sua carriera in questi anni si è incrociata direttamente o indirettamente con le trame di mercato rossoblù. Nell’estate del 2021 fu tra i candidati rossoblù al ruolo di vice Arnautovic, tuttavia, dopo aver rinnovato il contratto con Dallas, lo scorso gennaio è passato all’Augsburg. Qui il secondo incrocio coi rossoblù: i deludenti sei mesi in Bundesliga, convincono l’Augsburg a mandarlo in prestito altrove. Ad aggiudicarsi il talento americano è il Groningen, che lo preleva in prestito per sostituire il partente Strand Larsen, a lungo inseguito dal Bologna e poi finito al Celta Vigo. Oggi, Pepi, dopo un fantastico avvio di stagione, è tra i giocatori di maggior talento della probabile rosa dei 26 del CT Berhalter.
Ricardo Pepi lo avevamo già presentato in occasione dell’interesse del Bologna nell’estate 2021.Ecco la sua sua scheda, rivista e aggiornata.
Ricardo Pepi nasce a El Paso, nell’omonima Contea del Texas, il 9 gennaio 2003. Cresciuto nelle giovanili dell’FC Dallas, ha cominciato prestissimo a giocare nelle serie maggiori. Nel 2019, Pepi gioca escordisce sia in MLS con l’FC Dallas, sia in USL League One con la compagine dei North Texas affiliata al Dallas.
Nella regular season di USL con i North Texas, gioca 12 volte, segnando 9 reti e servendo un assist. Prestazioni che gli valgono anche l’esordio, giovanissimo, in MLS, dove gioca 7 volte, tutte da subentrato.
Nel 2020, nonostante l’anno condizionato dal covid, in estate durante il torneo MLS Is Back, si ritaglia un buono spazio, 19 presenze, segnando anche le sue prime due reti in MLS.
Il 2021 però è l’anno della consacrazione. Inserito fin da subito nella rosa dell’FC Dallas, Ricardo è titolare nella maggior parte delle gare nell’attacco dei texani, collezionando 31 presenze e 13 reti in MLS. Un’esplosione che ha attirato gli osservatori di mezzo pianeta, tra cui quelli della famiglia Bologna-Montreal, il Wolfsburg vicinissimo al suo acquisto in gennaio prima di essere beffato dall’Augsburg. La società bavarese ha speso oltre 16 milioni di euro per portarlo in Bundesliga. L’impatto con un campionato europeo di primo livello non è stato positivo: in 11 presenze, di cui anche 4 dal primo minuto, non ha segnato nemmeno un gol. Per questo in estate si è trasferito al Groningen.
L’avvio di stagione in Olanda è stato magnifico: 8 presenze tra campionato e coppa con 6 reti e 1 assist.
Pepi ha giocato con diverse rappresentative giovanili. Le migliori prestazioni le ha fornite con la Nazionale under17 USA, con cui ha totalizzato 17 presenze e 6 reti, partecipando anche alla spedizione giovanile che ha preso parte anche al Mondiale di categoria del 2019. In passato, grazie alle sue origini messicane è stato convocato anche dalla rappresentativa under16 del Messico. Nel settembre 2021 ha esordito con la maglia della Nazionale statunitense, segnando un gol e servendo due assist. Nella seconda partita ha poi segnato altre due reti, portando lo score a tre reti. Attualmente conta dunque 13 presenze, 3 gol e 3 assist in Nazionale.
185cm x 73kg, Ricardo Pepi ha un fisico longilineo, con un fisico asciutto e una struttura muscolare non ancora sviluppata. Nonostante l’altezza, Pepi è agile e rapido negli spazi stretti, capacità che gli permettono di beffare difensori della sua stessa stazza fisica. Ricardo inoltre è veloce anche sul lungo, e dunque molto difficile da controllare negli spazi aperti. Ovviamente, data la giovanissima età Pepi vive ancora una fase di evoluzione fisica che ne potrà modificare e migliorare alcune caratteristiche piuttosto che altre.
Dotato di ottima tecnica individuale, destro naturale, è in possesso anche di un grande fiuto del gol e una buona visione di gioco. Pepi è un centravanti completo, in grado di andare facilmente in rete, servire assist ai compagni di reparto, ma anche per i centrocampisti.
In particolare, Ricardo è dotato di una varietà di abilità in fase di finalizzazione. Nonostante il destro naturale, è in grado di concludere a rete in maniera precisa e potente anche col piede mancino. Sa concludere dunque con entrambi i piedi anche dalla media distanza, oltre che essere praticamente una sentenza all’interno dei 16 metri dell’area di rigore. Inoltre, il suo fiuto del gol lo ha dotato di un talento naturale per la lettura del gioco offensivo e sfruttare le occasioni per i cosiddetti “gol di rapina”.
Nonostante un fisico non ancora totalmente sviluppato fisicamente, Pepi è dotato di un ottimo colpo di testa, anche in tuffo, grazie ad una naturale inclinazione a marcare una rete in ogni modo.
Per quanto riguarda l’applicazione al gioco corale della squadra, Ricardo ha una buona propensione a giocare con la squadra. Essendo dotato di un’ottima tecnica e di una altrettanto buona visione di gioco, Pepi gioca al limite dell’area difendendo il pallone anche spalle alla porta e servendo palloni interessanti e pericolosi per gli inserimenti dei compagni di squadra.
Ad oggi, tuttavia ha ampi margini di miglioramento soprattutto nell’applicarsi nella fase di non possesso, e nei movimenti di smarcamento. Ricardo è giovane, e ha certamente un talento sul quale lavorare. Un diamante grezzo da modellare. Per incidere nel calcio europeo ci vorrà del tempo, il giovanissimo centravanti made in USA ha dimostrato di poter incidere in Europa seppure non ancora a grandi livelli. Probabilmente avrà bisogno di un ulteriore crescita, che potrà arrivare solamente attraverso l’esperienza.
L’esperienza del Mondiale, a cui a meno di imprevedibili ribaltoni parteciperà, potrebbe farlo crescere ancora in consapevolezza e fiducia nei propri mezzi. L’obiettivo è certamente quello di fare ancora bene in Eredivisie per poi tornare in uno dei 5 maggiori campionati e incidere anche lì.
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