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Calcio

WUNDERBAR – La Bundesliga di 1000cuori – 16 feb

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Ed eccoci di nuovo all’appuntamento con la Bundesliga, dopo una settimana di pausa legata ai lavori di ristrutturazione dell’appartamento dello scrivente, colpevoli di aver in qualche modo coinciso anche con due giornate di campionato. In ogni caso, non ci sono state rivoluzioni…

 
Più che di Bundesliga, in questi giorni, comunque, l’attenzione sembra concentrata su due storie molto diverse tra loro. Da un lato uno scandalo locale, un esponente della SPD la cui abitazione è stata oggetto di investigazioni con l’accusa di possesso di materiale pedopornografico e lo scandalo conseguente, quando è venuto fuori che l’individuo in questione e i dirigenti della SPD stessa erano stati prontamente informati della cosa da esponenti della CDU-CSU, in uno strano inciucio politico-giudiziario di dubbio gusto. Dall’altro lato, l’affare Letta-Renzi tiene banco, soprattutto perché media e politici tedeschi non riescono a capirne le ragioni (e magari anche lo scrivente è troppo germanizzato, ma non ne capisco il senso nemmeno io). Sono quei giorni in cui l’essere italiano in Germania gode di una sorta di status speciale, amici e conoscenti ti chiedono giudizi, spiegazioni, ragioni e non c’è contraddittorio, semplicemente della sopracciglia alzate come a dire “siete troppo diversi da noi perché possiamo anche solo cercare di capirvi”.
 
Ma la Bundesliga non si è fermata. Il Bayern continua a correre una corsa personale alla caccia di tutti i record possibili. Nessuno, in Germania, ad oggi riesce ad essere un avversario credibile, a provare a giocare senza dover abbassare lo sguardo. Neuer continua ad essere inoperoso, i difensori ormai vanno alla ricerca di gloria in attacco e le stelle possono rimanere a guardare senza nemmeno doversi togliere la tuta. Questo weekend è stato Shaqiri a vestire i panni da Superman e a decidere la partita, mentre Robben pensava di essere a Sotchi e si incaponiva in slalom infiniti con il sorriso sulle labbra tra difensori impauriti anche solo di allungare la gamba.
 
Quello che è stato l’avversario in grado di tenere testa al Bayern per buona parte del girone d’andata comincia a perdere colpi. Il Leverkusen perde in caso contro uno Schalke che sembra una squadra diversa in questo girone di ritorno. Concreto, spettacolare quando c’è bisogno, concentrato, veloce. Forse il ritorno di Huntelaar ha fatto la differenza, o forse è un periodo in cui tutto gira bene. Vedremo se rimarranno così costante anche dopo i primi punti persi, ma, al momento, sono la più in forma tra le pretendenti ad un posto in Champions (e chi lo avrebbe detto anche solo a dicembre?).
 
Il Dortmund accorcia le distanze dal secondo posto, e fa a fette un Frankfurt dimesso. Da segnalare, oltre al fatto che Aubemayang sembra essere tornato un giocatore di calcio, quello che probabilmente è l’esordio con gol più veloce della storia del calcio: Jojic entra in campo per il suo esordio in maglia giallonera e dopo meno di 17 secondi segna. Non sono un esperto, ma non ho mai visto niente di simile.
 
Il Gladbach continua a balbettare e non riesce ad andare oltre ad un pareggio contro un Werder sempre più in crisi, salvato solo da una punizione capolavoro di Obraniak a due minuti dalla fine in una partita che il Gladbach avrebbe dovuto chiudere già nel primo tempo. Lukumya, difensore centrale del Werder, nel primo tempo regala una serie di comiche che obbligano il povero Dutt a toglierlo dal campo già a metà primo tempo, in evidente stato confusionale.
 
Hoffenheim e Mainz fanno il loro lavoro e vincono in casa contro lo Stuttgart (benvenuti in zona retrocessione, squadra in caduta libera, distrutta da un Firmino in stato di grazia, pronto, probabilmente, per una grande squadra) ed un Hannover sempre deludente, anche dopo la partenza di Slomka.
 
Se con Stuttgart e Bremen la lotta per la retrocessione si arrichisce di squadre non abituate a lottare, in zona retrocessione ci sono da tanto il Braunschweig e l’HSV. Se il Braunschweig rimane fedele al suo allenatore ed ha cominciato la stagione con l’idea di lottare su ogni pallone, l’HSV ha cambiato allenatore, è nel processo di cambiarne un altro (e l’avrebbe già fatto, se Magath non fosse scappato a gambe levate verso la Premier League… segnale questo pessimo, perché se nemmeno Magath, cuore HSV e beniamino del pubblico di Amburgo anche grazie al gol che è valso la Coppa dei Campioni contro la Juventus, si fida di riuscire a salvare la squadra, temo ci siano pochissime speranze), ognuno parla e mancano completamente le idee di squadra. Lo spareggio per l’ultimo posto inizia bene per l’HSV che segna con Lasogga (forse l’unico a crederci ancora, almeno a vedere come si sbatte su ogni pallone). Poi inizia lo show di Bellarabi e di Kumbela. Entrambi spesso criticati, entrambi spesso panchinati perché troppo individualisti. Entrambi, ieri, con il sangue agli occhi. Kumbela autore di una tripletta e Bellarabi sembrava “guarda come è bello Denilson”, un dribblomane furioso che al novantesimo si mette a ridere mentre salta, da fermo, tre difensori dell’HSV che non ci capiscono un cazzo, e la mette in mezzo… il tutto condito da un’altra prova deludente di Adler… van Marwijk non penso sopravviverà alla settimana, ma credo che i problemi dell’HSV siano da ricercare altrove.
Completano il quadro le due partite domenicali con i successi esterni di Wolfsburg che espugna Berlino e soprattutto di Norimberga che fa un bel passo verso la salvezza.
 
Buona Bundesliga a tutti!
 
BUNDESLIGA 21a Giornata
 

FC Bayern München

59

1899 Hoffenheim

25

Bayer 04 Leverkusen

43

Hannover 96

24

Borussia Dortmund

42

Eintracht Frankfurt

21

FC Schalke 04

40

Werder Bremen

21

VfL Wolfsburg

36

FC Nürnberg

20

Borussia Mönchengladbach

34

VfB Stuttgart

19

FSV Mainz 05

33

SC Freiburg

18

Hertha Berlin SC

31

Hamburger SV

16

Augsburg

31

Eintracht Braunschweig

15

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