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1000 Cuori incontra il Diaspora Club Entella
Dall’inizio della stagione 1000 Cuori Rossoblu sta cercando di collaborare con siti internet di tifosi delle squadre contro cui giocherà il Bologna, per avere notizie fresche sulle nostre avversarie e per avere un punto di vista sulle partite che andremo ad affrontare differente dal da quello del tifoso rossoblu; in fondo il nostro motto è “Sempre per unire. Mai per dividere”. Ebbene, con l’Entella abbiamo vinto la nostra partita, non solo sul campo.
Prima del match infatti, un gruppetto di persone rappresentanti 1000 Cuori Rossoblu ha incontrato un gruppo di rappresentanti del Diaspora Club Entella (http://diasporaclubentella.blog.tiscali.it/), con cui avevamo già collaborato anche nella partita di andata, per una sorta di “terzo tempo” anticipato.
L’appuntamento era presso una trattoria poco fuori Chiavari, ed una bella tavolata di circa venti persone è stata la scusa per parlare un po’ di calcio, con differenti punti di vista. Si è discusso del livello della Serie B, che non ha vere squadre schiacciasassi e si è parlato un po’ della partita dell’andata, con un rigore clamoroso non dato all’Entella per il fallo di Paez (ma dopo ieri siamo pari però… grazie a quello netto, se non clamoroso, negato a Sansone nel secondo tempo).
Poi è stato il tempo di parlare di “noi”: abbiamo spiegato un po’ come nasce il nostro sito e la nostra associazione (Accademia Rossoblu) e loro ci hanno parlato del Diaspora Club Entella, che come dice il nome, raccoglie tifosi dell’Entella sparsi per l’Italia, e non solo residenti a Chiavari. In effetti, solo due dei tanti presenti (che ringraziamo tutti uno ad uno, senza fare nomi per non dimenticare qualcuno) abitano nella cittadina in cui gioca la squadra, gli altri vengono da paesi limitrofi o addirittura da fuori regione.
Una delle cose che più fanno pensare è che dalla formazione del loro club, queste persone stanno cercando di organizzare incontri con gruppi di tifoserie avversarie, come quello svoltosi ieri con noi (e magari di collaborare proprio come hanno fatto con 1000 Cuori) ma nonostante tutto in 8 anni, sono riusciti ad organizzare solamente 5 raduni: troppi ancora i pregiudizi sull’incontrare i tifosi avversari. In una di queste cinque occasioni, addirittura, c’è stato chi ha chiesto di non essere ripreso in foto o video, per paura di avere poi problemi con altri gruppi di tifosi o con ultras della propria squadra.
Noi siamo invece fieri della giornata di ieri, ed orgogliosi di poter dire che il calcio è e deve essere anche questo; così come è stato dimostrato più volte dal pubblico di Bologna, con le campagne di raccolta fondi verso chi ne ha bisogno, ultimi in ordine di tempo, proprio gli amici di Chiavari, colpiti da un’alluvione.
Attenzione, nessuno dei presenti è un ipocrita: il pranzo è iniziato con l’augurio incrociato alla tifoseria avversaria, di ottenere il massimo in questo campionato (per noi la promozione e per loro una salvezza tranquilla) ma dalla partita successiva a quella di ieri. E’ ovvio, che noi eravamo li per vedere una vittoria rossoblu, e loro per vedere una vittoria biancoazzurra.
Durante il pranzo abbiamo anche discusso e ci siamo raccontati l’un l’altro aneddoti sulle nostre squadre, e sulle tifoserie, scoprendo incredibili similitudini (con le dovute proporzioni) tra quello provato dai tifosi entellesi dopo il fallimento del 2001, dopo aver festeggiato il loro centenario con la storica promozione in Serie B e nel verificare che giocatori che dovevano fare la differenza nella serie cadetta invece si sono rivelati più dannosi che utili… e poi, parlando del campo, ci hanno messo in guardia dalle sue ristrette dimensioni, a noi che siamo abituati a platee più importanti. Inutile negare, che il pensiero di chi come noi era presente, è andato alla Serie C1, ed a campi come quello del Leffe…
Finito l’ottimo pranzo (che per i curiosi è stato: tagliatelle al pesto, ravioli al sugo di carne, cima alla genovese e fritto misto alla ligure) c’è stato il momento dello scambio di regali tra i due gruppi. Il Diaspora Club Entella ci ha fatto dono di alcuni gadget dell’Entella, di un sacchetto di splendidi ed ottimi limoni liguri e di uno splendido libro prodotto da loro per il centenario della società bianco-celeste: la storia dell’Entella a fumetti. Noi di 1000 Cuori abbiamo invece regalato loro una serie di gadger brandizzati 1000 Cuori Rossoblu ed un paio di gadget del Bologna F.C..
Lascio per ultimo il regalo che rompe il tabù del genovese “poco munifico”: i ragazzi del Diaspora Club Entella ci hanno offerto l’intero pranzo.
La giornata poi è continuata con la vittoria del Bologna, il che ha reso il sabato davvero perfetto, ma la partita più importante per noi di 1000 Cuori era vinta già alle 13; abbiamo trovato persone che ci hanno trattato come vecchi amici, con cui è stato un piacere parlare di calcio e di esperienze di tifo, persone che conoscevano la nostra storia e che ci hanno raccontato la loro, che varrebbe la pena di approfondire viste le vicissitudini avute dalla società ligure dopo il fallimento del 2001. Se rileggete questo articolo, non troverete la parola Virtus… ci è stato spiegato che per loro è come una lettera muta in una lingua straniera: non si pronuncia mai. Ci siamo adeguati.
All’inizio abbiamo ringraziato tutti, senza citare nessuno, ma almeno un nome bisogna farlo: grazie a Giuseppe, che è il nostro referente per il Diaspora Club Entella, che ci ha trattati da amici e che ha reso possibile tutto questo.
Concludiamo l’articolo con una galleria di immagini del pranzo e subito sotto, lo “Storify” dell’intera giornata di ieri.
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