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Ciao Tilde – 13 nov

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Stasera Maria Clotilde Cantieri Martini ci ha lasciati. Tutta la Redazione,  affranta dal dolore, la ricorda con affetto infinito. 

Il ricordo di My
Ciao Tilde 
“Ce l’hai una XL?”.
Io non capivo:ma perchè mai potrà volere una Xl, una maglia in cui io ci navigo, uno scricciolo come lei, la cui carozzina aveva il dono di farla ancora più piccola di quella che in verità era?
Io ero intimidito, in quel salottino con tutti quei Diorami militari, che raccontavano la passione per l’ars militare( ma non per la guerra), tramandata di generazione in generazione. E lei era lì, al centro della stanza,seduta sulla sua compagna di viaggio, sempre con il sorriso e pronta ad offrirti la sua incondizionata amicizia.
“Certo che ce l’abbiamo una Xl, ma sei sicura che Ti vada bene? Non sarà un pò troppo grande?”
La guardai e mi accorsi che a Lei non importava la misura della maglia, ma voleva indossare il simbolo di 1000Cuori, quel rossoblu che portava da anni nel cuore.
Conobbi così Tilde, tifosa Bfc da una vita, il cui destino l’aveva costretta da anni su una carrozzina a rotelle, ma dal carattere indomito e dalla simpatia contagiosa. Aveva abbracciato l’idea su cui si basa 1000Cuori e tutti Noi avevamo abbracciato Lei, sempre pronta a regalare una parola buona a chiunque si intrattenesse con Lei, anche nel mondo virtuale.
Stasera, verso le 18, ci ha salutato tutti, ha indossato il suo sciarpone rossoblù, ha abbracciato la Fede e Andrea e dato un bacio al piccolo Mattia e si è diretta
verso la porta della sua cameretta di ospedale….
A chi le chiedeva dove andasse, lei, sorridendo, raccontava che andava a raggiungere Giacomo, Klas e tutti i ragazzi che l’avevano preceduta………
 
Ci mancherai Tilde, amica mia,amica nostra: veglia su tutti noi da lassù e ricordaTi di sorriderci sempre……..
 
ll ricordo di Stecas
A tutti noi, nella nostra e nella vostra vita, è capitato di conoscere qualcuno di speciale. A me è capitato con la Tilde. Ricordo ancora quando ci siamo visti per la prima volta e lo ricorderò sempre. 

 
Se non l’avete mai conosciuta, difficile trasmettere attraverso le parole, quello che era. Tifosa del Bologna, ma soprattutto tifosa della vita. Un’esistenza, la sua, piena di difficoltà fisiche, ma che non le hanno mai impedito di affrontare la vita, con quella sua faccia un pò impertinente, con la quale scendeva dal letto ogni giorno.
 
Sapete quale cosa mi ha insegnato? Mi ha insegnato che per stare al mondo, per giocare al gioco della vita, bisogna essere capaci e lei lo sapeva molto bene quali erano le cose veramente importanti. 
Arrabbiarsi oggi, non è come prima di averla conosciuta; penso a lei, penso alla sua forza e penso la sfrontatezza con la quale ha affrontato tutta una serie di situazioni, che ai più, sarebbe stato difficile gestire.
 
Le mattinate con la sveglia all’alba per inoltrarle i gli articoli di cui fare la rassegna stampa, le interminabili chiamate telefoniche parlando del Bologna, i pomeriggi a leggere tutti i suoi appunti sul calcio, gli SMS in cui “reclamava” la mia attenzione, li porterò sempre con me.
 
Quando ho letto il tuo messaggio, in cui mi chiedevi se c’era la possibilità di scrivere gli articoli dal telefonino, ho capito quanto fossi “pazza”.
 
Solo una cosa non hai mantenuto: la pizza che ci eravamo ripromessi di mangiare tutti assieme, dopo “la tua preparazione estiva a Villa Ranuzzi” (tra tutte le case di cura, proprio quella affianco a Casteldebole….che caso strano, eh?).
 
Ciao WW, SM resta qui…ed un giorno tranquilla che ci ribecchiamo.
 
Il ricordo di Andrea Bonomo
Ho preso subito a cuore la tua storia quando me l’hanno raccontata. Volerti bene non era difficile,e lo dico anche se non ho mai avuto l’occasione di conoscerti di persona (è questo il mio rimpianto più grande). Mi è bastata una tua mail per capire che persona fossi: “grazie per la tua amicizia per me importante”. Semplici parole ma efficaci, ce l’ho davanti agli occhi quella mail, proprio ora, quasi come fosse un modo per convincermi che non sia accaduto nulla e che tu sia ancora con noi. Purtroppo non è così, il destino bastardo (passatemi il termine) ti ha portata via. Ho sperato che tutto si risolvesse, ci ho creduto fino alla fine, nonostante fossi ben conscio che la situazione fosse più complicata del previsto.
 
Il ricordo di Davide De Stradis
Non ho avuto il piacere di conoscerti di persona, ma mi è davvero bastata una tua mail per capire il tuo amore verso la vita e verso il Bologna. Ho sempre creduto che una volta finita la nostra vita qui, nell’aldilà ne avremmo avuta un’altra, e lo credo tutt’ora: perciò son sicuro che starai già parlando con Ingesson e compagnia bella!!! Ciao Tilde, continua a scrivere i tuoi bellissimi pezzi anche da lassù. Un abbraccio !!
 
Cara Tilde questo pensiero è per te, so che ti farà piacere. Tu, intanto continua a leggere i miei e i nostri articoli anche da lassù. Dacci ancora una mano anche da lassù, stacci vicino, noi, dal canto nostro, ti penseremo tutti i giorni.
Ti vogliamo bene e non smetteremo mai di volertene. Grazie di tutto. 
Siamo tutti un po’ più soli. 
 
Il ricordo della Molli (Federica)
La mia età è qualcosa fra il troppo tardi per ricominciare e il troppo presto per arrendersi“, queste parole le hai condivise solo qualche settimana fa. Purtroppo il tempo è tiranno e non ti ha dato l’opportunità di ricominciare da zero, quell’opportunità che ti meritavi. Purtroppo come gli altri non ho avuto la fortuna di conoscerti di persona. Ho sentito parlare tanto di te come una donna coraggiosa, una persona che amava vivere. La tua passione per il Bologna ti ha avvicinato a 1000cuori e noi siamo onorati di averti avuta tra noi. 

“Il mio aiuto non è altro che una goccia in mezzo al mare…vorrei poter fare tanto di più”, cara Tilde invece hai fatto tanto per noi e mi sarebbe piaciuto dirtelo più spesso per farti capire che non eri una goccia in mezzo al mare ma una presenza importante nel nostro gruppo.
“Certo, anche a me piacerebbe conoscerti personalmente ma, dovresti essere tu a farmi visita. Sarei contenta, davvero!”, anche io sarei stata contenta di vederti, conoscerti e chiacchierare come ci eravamo promesse. Ripeto, il tempo è tiranno e ti ha strappato via da noi troppo presto.
Con un gran magone ti saluto, cara Tilde, non sarà un addio ma un arrivederci. 

Il ricordo di Simone Cola
Al momento sono un po indietro,scusami,forse è meglio che ci pensi tu. Mi dispiace ma ti chiedo di aspettare 2/3 giorni per continuare la RS.Grazie.”
Questa era la Tilde. Da me conosciuta purtroppo solo online, visto che vivo in un’altra città. Sono entrato a 1000cuori intorno a febbraio/marzo di quest’anno, e da subito ho sentito parlare di lei. Tutti, sempre, ne parlavano con affetto, con stima, tutti si raccomandavano con me di coinvolgerla, di lasciarle i suoi spazi. Mi domandavo chi era, poi la conobbi e capii tutto. 
Ed era bello lasciarle la scelta dei pezzi da fare. A volte le mandavo quelli più brevi, per non farla affaticare, ma solo adesso capisco che era sbagliato. 
Aveva più energia lei, alla sua età e con i suoi problemi, di quanta ne abbia mai avuta io in 35 anni di vita. Un’energia indomabile, che le permetteva di sorridere sempre, di scherzare, di fare tantissime cose. Ci ho parlato, a voce, soltanto una volta, in una bella riunione via webcam con tutti i ragazzi del sito: per me, che in quel momento conoscevo “tutta la banda”, lei risaltava.
Eravamo “quelli della RS”, quelli della rassegna stampa, ed era così evidente anche in quella riunione: tutti riuniti in una stanza tranne io e lei, come un “nucleo operativo” a parte.
Mi ricordo le parole di SteCas, quelle di My, ne parlavano come una di famiglia. Un affetto sincero e puro, incredibile da pensare. Tilde, più di tutti e di tutto, mi ha fatto capire la bontà del progetto nel quale ero entrato. Era gentile e rispettosa, mi chiedeva sempre il permesso di fare cose di cui certo non necessitava alcun permesso. Era il suo modo di fare, non invadente, e nei suoi pezzi traspariva la sua voglia di vivere, di uscire da quei limiti che un mondo purtroppo crudele le aveva imposto. Mi piaceva pensare che alla tastiera si sentisse libera e tranquilla come tutti.
Di ogni sua riga sul sito ricordo la passione e la voglia di fare, di rendersi utile. Amava il Bologna, amava 1000cuori, amava scrivere e soprattutto amava vivere. Negli ultimi giorni l’ho aspettata, le ho scritto che avrei tenuto su la Rassegna Stampa aspettando lei, che c’erano dei pezzi che la aspettavano e che le tenevo soltanto il posto in caldo. Purtroppo non è andata così, ma sono sicuro che dovunque sia adesso saprà conquistarsi tanti amici come ha saputo fare quando era qui con noi. Ogni volta che scriverò un articolo penserò a lei e a come ne parlavamo via e-mail. Lei mi apprezzava, e mi diceva “i miei pezzi forse sono peggiori, ma li scrivo con il cuore”. E alla fine, del resto, cos’altro contava? Come sempre avevi ragione tu Tilde. 

Il pensiero di Valentino Orsini
Ho poco da dire… ti conoscevo davvero molto poco, ti ho visto solo una volta via webcam  dove hai partecipato ad una riunione di redazione.
Ti chiamavano Wonderwoman e non capivo il perche’. non ci siamo mai parlati o forse scritti, mi arrivavano i tuoi inviti a fare i giochi su FB, pero’ sentivo che per qualcuno eri importante. Qualcuno del gruppo che ti conosceva, io ero un po “emarginato” ma ora che sei andata via, mi sento piu’ vuoto e senza una persona che poteva diventare un amica, anzi un amica lo sarai per sempre e ora sto piangendo.
 #CiaoTilde

Il ricordo di Bianconiglio

Ciao Tilde… Anche io come altri di questo gruppo fantastico, non ho avuto l’immenso piacere di conoscerti di persona.

Ho avuto invece l’onore di leggere i tuoi articoli e di conoscere la tua storia straordinaria. I tuoi articoli mi hanno tenuto incollato al video, speravo non finissero mai e dicevo dentro di me…”ca(…)” è proprio brava.. quando esce il prossimo articolo ??

Uno strano scherzo del “destino” ti ha portato a camminare sulla tua piccola 4×4 , ma non ti sei mai abbattuta e nella sfortuna hai tirato fuori il meglio di te, ci hai trascinato con la tua verve, ci hai insegnato a stare al mondo.

Basterebbe che tutte le persone su questa terra fossero solo la metà di te, per avere un mondo migliore.

Purtroppo però come dice un vecchio proverbio..se ne vanno sempre i migliori…e TU eri la migliore.

Notte Tilde..tanti sogni RossoBlu

#R.I.P.Tilde

 

Il ricordo della Vale

Wonder woman. Piccola, grande donna. La sensibilità, gentilezza e umiltà in persona. Non c’era puntata che in bacheca o in privato non mi regalassi un sorriso. Non ti dimenticavi mai. E poi non so come facessi ma … riuscivi a “leggermi” come pochi. Nei tuoi articoli mettevi sempre il cuore, sei e sarai sempre un esempio per me. La cena a casa tua è stata una serata 

indimenticabile. Ci tenevi che fosse tutto perfetto ed hai fatto di tutto per metterci a nostro agio. Pareva di conoscerti da una vita.. Mi manchi Tilde!! Tvb
 
Il pensiero del Gallo

Anche se le nostre strade non si sono incrociate, è incredibile vedere quanto bene hai seminato fra quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerti.

Anche adès ch’t î andè stra i ànżel, qualcosa di te resterà sempre vivo nei mille cuori che ti hanno voluto bene.

 Adìo Tilde.

 

Il ricordo di Sandy 

I destini miei e di Tilde si son incrociati in 2 occasioni… La prima volta nel sito in cui scrivevamo tutti e due prima di approdare a 1000 cuori, poi la seconda volta proprio qua, in questa grande famiglia… Tu eri un po la dolce nonna del sito, presa dalla tua passione per i nostri colori facevi tutto quello che fosse nelle tue possibilità per trasmetterla anche agli altri, io invece ero il nipote troppo lontano, quello che preferisce non entrare in certi discorsi, non sapere certe verità e che purtroppo, quando è troppo tardi, rimpiange di non aver conosciuto persone speciali…

Non t’ho mai conosciuto, e non sai quanto mi dispiace, parlano di te come della nonna buona, attaccata alla vita fino in fondo, di una guerriera, che ha combattuto fin dove le è stato possibile e anche di più, di una grande tifosa rossoblu, innamorata di questi colori e di questa maglia… Non ti ho mai conosciuto, ma dai racconti degli altri ho capito bene la cosa più importante che ci hai voluto insegnare: per quanto la vita sia stronza, per quanto provi sempre a tirarti calci per affossarti, non bisogna mai perdere la voglia di combattere, ma sopratutto non bisogna mai perdere il sorriso davanti alle avversità che ci possono capitare giorno dopo giorno, bisogna sempre sorridere davanti alla sfiga, perché prima o poi questa si stancherà e ti lascerà in pace, la vita va amata, va tenuta stretta con le unghie, per i fantastici momenti che ci può far passare e per le fantastiche persone che ci può far conoscere, e  non odiata per le avversità che ci nasconde sempre dietro ad ogni angolo, perchè nessuna avversità è talmente forte da schiacciarci a terra senza darci la possibilità di rialzarci!!! Ci hai insegnato che bisogna vivere, non sopravvivere, e te ne saremo per sempre grati dolce Tilde!!! 
Ciao Tilde, questo è solo un arrivederci, e ti prometto che se davvero c’è qualcosa che ci attende lassù, quando i nostri destini si incroceranno di nuovo non saró così distante, ma anzi tienimi caldo un posticino di fianco a te, ho voglia di conoscere anch’io il tuo dolce sorriso e di ascoltar le tue storie… Mi raccomando, saluta Nicoló, Giacomino e Klass, ed avverti lo svedesone che da oggi c’è una guerriera ancora più agguerrita di lui in paradiso…

Ciao Tilde

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