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Daniele da Savona
Correva l’anno 1964, io ero un piccolo tifoso juventino (lo so, lo so è un peccato originale grave, ma poi mi sono redento) più che altro per seguire le orme di papà, tifoso bianconero da sempre.
Ma un giorno di giugno la televisione cominciò a narrare la storia di una squadra rossoblù che aveva vinto lo spareggio con l’Inter a Roma.
Una squadra che giocava un calcio divino, che non poteva non conquistarti e in cui giocava un ragazzo danese dal nome esotico: Harald Nielsen, un bomber, un centravanti dal goal facile, che in breve divenne il mio eroe.
Dimenticata la Juve, con buona pace del povero papà, divenni un tifoso del Bologna anzi “il” tifoso del Bologna, dato che nel mio paese, Cairo Montenotte, in provincia di Savona, solo io “tenevo” per il Bologna, tra grandi ironie dei miei amici.
Da allora tanta acqua è passata sotto i ponti, ma la passione per il Bologna è rimasta, nonostante le cadute in B o in C.
Tanti mi chiedono come si fà a tifare per una squadra che dà più amarezze che gioie…forse sarà una malattia, ma quel bambino che adorava Nielsen è ancora dentro di me e ci resterà per sempre, sia che il Bologna vinca o perda. Un saluto a tutti.
Daniele
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