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Noi per Sergio: una serata a Villa Cicogna – 18 nov
Se dopo avere letto queste poche e dissennate righe, sarete con me al prossimo ritrovo per Sergio, vuole dire che, per quanto sia evidente la mia incapacità di scrivere, sarò riuscito a trasmetterVi qualcosa, qualcosa di importante. Questa sera eravamo a Villa Cicogna dove, oltre alla rappresentanza del Bfc (nella foto capitan Morleo che indossa la maglia degli “Amici di Sergio”), c’erano giornalisti, tifosi e persone comuni, proprio come il sottoscritto, riuniti tutti insieme per dare una mano a Sergio Isabella.
Ho sempre pensato che in questo mondo di solitudine, ci siano enormi circonferenze di amore in cui, ad ognuno di noi, piace immergersi e stare; sono situazioni in cui si comprende che si è giunti fra persone, in piccoli o grandi gruppi, dove la cura e il benessere degli altri è obiettivo prioritario e dove, mi piace credere, la magia del volersi bene diventa “devastantemente” potente e rigenera chiunque dalle proprie ferite e da antichi e radicati mali. Stasera ero in una di queste circonferenze, sicuramente per tanti un’occasione mondana di ritrovo, ma per me e altri un momento in cui inizi a capire che esistono territori dove l’egoismo fa fatica a manifestarsi, luoghi in cui si conoscono persone vere che fanno del prodigarsi verso gli altri una vera ragione di vita. Gli amici di Sergio (e fra questi il mitico Allo) sono queste persone che gestiscono buona parte della loro vita con l’obiettivo di dare una mano concreta a Sergio Isabella, creando un network di benessere incredibile, per Lui e per chi gli sta intorno.
Qui la mia penna si ferma, perchè sono sicuro di non rendere a pieno quello che invece stasera ho/abbiamo provato: fare parte, cioè, di un’autentica catena di solidarietà, guidata da persone vere dedite agli altri. Non credo ci sia ricchezza più bella al mondo da poter condividere. Ecco.
Per questo la prossima volta che vedrete su questo sito “Noi per Sergio”, spero vogliate raggiungermi in questa catena, insieme alle persone che Vi sono più care: riuscirete a dare un senso compiuto a questi miei traballanti concetti e sarete ambasciatori di quel benessere infinito che si chiama amore per il prossimo. Con l’auspicio che inizi con Sergio e che arrivi ad ognuno di noi.
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