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Oggi à Successo (16 Febbraio)

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Oggi è Successo

16 Febbraio 1959 nasce John McEnroe . Tennista.

John Patrick McEnroe Jr (Wiesbaden, 16 febbraio 1959) è un ex tennista, allenatore di tennis e commentatore televisivo statunitense. Mancino, fu numero 1 del mondo per quattro anni di seguito dal 1981 al 1984. È famoso per i suoi incontri combattuti e spettacolari contro rivali come Björn Borg, Jimmy Connors e Ivan Lendl.

Fu anche un esperto giocatore di doppio, giocando la prima parte della carriera in coppia con Peter.

Nato in una base militare statunitense nell’ex-Germania Ovest, crebbe però nel Queens (New York). Nel 2001, John McEnroe visitò Buckingham Palace su invito della regina Elisabetta II e l’anno seguente pubblicò la sua autobiografia dal titolo “You cannot be serious”. Per oltre un decennio, John McEnroe è stato un ottimo commentatore degli incontri di tennis e telecronista per NBC e CBS negli USA e per la BBC nel Regno Unito. Vive con la moglie Patty Smyth, e con sei figli (tre dal primo matrimonio con Tatum O’Neal, 2 avuti dalla Smyth, e uno che Patty Smyth ha avuto dal precedente marito).

Suo fratello Patrick fu anch’egli tennista.

La rivoluzione apportata da McEnroe al tennis non ha precedenti. Per ammissione dello stesso Jimmy Connors, nessuno ha creato tanto interesse attorno al tennis quanto John McEnroe. In parte grazie al suo carattere irascibile e alle celebri sfuriate contro arbitri, avversari, e giudici di linea. Ma soprattutto grazie al suo gioco personalissimo e micidiale.

McEnroe ha dominato il mondo del tennis prima e dopo la principale svolta nell’evoluzione dei materiali, dal legno (quando usava una Dunlop MaxPly) alla grafite (quando sfoggiava la sua leggendaria Dunlop Max 200G). La sua grande capacità di controllo gli consentiva una incordatura a soli 18 kg., che esaltava la sua grande sensibilità di tocco.

McEnroe, mancino, era un giocatore d’attacco, che faceva del serve-and-volley, delle risposte d’attacco, e del gioco anticipato da fondo le sue armi principali.

McEnroe era dotato di un famoso servizio, che, grazie anche a una grande torsione lombare, era effettuato con i piedi paralleli alla linea di fondo campo e le spalle rivolte alla rete. Era capace di creare servizi particolarmente insidiosi a uscire dalla sinistra del campo. Il suo gioco da fondo consisteva di un diritto piatto ed un rovescio a volte nascosto, da sotto, a volte “spinto”, effettuato con il piatto della racchetta davanti al corpo, soprattutto nella risposta al servizio, quando veniva eseguito a mezz’aria con un balzo in avanti. Il tutto spesso giocato con una sola impugnatura, una vecchia Continentale.

Il suo gioco d’attacco da fondo campo era basato sull’uso di colpi anticipati, sostenuti da grandi riflessi, che lo mettevano in grado di anticipare spesso l’avversario (il famoso “ping-pong” tennis). Il suo gioco difensivo poteva contare su passanti eccezionali (tra cui il famoso “passante lento” e i suoi passanti giocati al volo, dalla tre quarti campo) e lob millimetrici. Infine, la parte più famosa del suo gioco: le sue volée estremamente precise ed efficaci. Grazie al suo talento McEnroe è potuto diventare un campione senza doversi sottoporre a duri allenamenti, come invece erano abituati i suoi colleghi già all’epoca, tanto che un giorno Billie Jean King disse al riguardo la storica frase «He didn’t pay the price».

Oltre che per il suo gioco brillante McEnroe divenne celebre fin dai primi anni della carriera per il suo carattere fortemente irascibile; in totale contrasto con il suo grande rivale Borg, celebre per la calma glaciale con cui affrontava gli incontri. Nel 1981 McEnroe si aggiudicò il titolo a Wimbledon, nel primo turno contro Tom Gullikson andò vicino all’essere squalificato avendo insultato l’arbitro Ted James chiamandolo “the pits of the world” (“La feccia del mondo”) e successivamente “idiota incompetente” subendo una multa di 1.500$. Nello stesso incontro urlò la famosa frase (che poi diventerà il titolo della sua autobiografia) “You cannot be serious” (letteralmente “Non puoi essere serio”, da intendersi come “Non è possibile che tu dica sul serio!”) e chiese l’intervento del giudice arbitro del torneo Fred Hoyles. Sempre nello stesso anno e sempre a Wimbledon chiese spiegazioni ad un arbitro che lo ignorò, lui in risposta gli andò vicino e gli urlò in faccia “Please tell me!” (“Per favore dimmelo!”). Sempre nel torneo londinese si rivolse ad un arbitro urlando “I can’t believe!” (Non ci posso credere!).

A causa di queste intemperanze l’All England Club non gli concesse il titolo di “socio onorario” dopo la sua vittoria (è consuetudine che un vincitore del singolare maschile di Wimbledon riceva questo titolo al suo primo successo). McEnroe reagì disertando la cena in onore del vincitore indetta dal club, giustificandosi affermando: “Preferisco passare la serata con la mia famiglia e i miei amici, e con le persone che mi hanno supportato e non con un gruppo di 70-80enni che mi dicono che mi comporto da idiota”. McEnroe tuttavia ricevette il titolo di socio onorario quando vinse nuovamente il torneo due anni dopo.

Nella finale del Roland Garros del 1984 McEnroe incontrò Lendl. Dopo essere stato in vantaggio di due set, il suo avversario Lendl riuscì a compiere una vera e propria impresa, rimontando ed aggiudicandosi così la partita (3-6 2-6 6-4 7-5 7-5). Al termine dell’incontro, McEnroe, letteralmente infuriato per la grande occasione persa, lasciò il palco della premiazione senza proferire alcun commento e ricevendo così gli assordanti fischi del pubblico.

Durante il torneo di Stoccolma del 1984 si rivolse all’arbitro urlando “Answer my question, jerk!” (“Rispondi alla mia domanda, idiota!”).

Agli Australian Open del 1990 venne squalificato per aver insultato arbitro e giudici di linea, e per aver intenzionalmente rotto una racchetta in uno scatto d’ira (“Squalificato per aver ripetutamente ingiuriato l’onorabilità della moglie del direttore di gara, con l’aggravante d’aver lanciato volontariamente la racchetta sul campo di gioco” recitò il verdetto).

Durante una partita si rivolse ad uno spettatore che lo infastidiva urlandogli “What problems do you have, besides being unemployed, a moron and a dork?” (“Che problemi hai, a parte essere disoccupato, un cretino e un coglione?”). In un’altra occasione si rivolse ad arbitro e giudice di linea dicendo “Voi non siete esseri umani”.

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Fonti: Enciclopedia Treccani. – Enciclopedia Garzanti.-  La gazzetta dello sport.-  Wikipedia. – Guinnes dei primati.

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