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Oggi è successo (17 Febbraio)

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 Oggi è Successo

17  Febbraio 1925 nasce Guglielmo Giovannini

Giovannini Guglielmo. Nato a Castel d’Argile (Bo) il 17 febbraio 1925 . Scomparso nel 1990. Difensore.

Al Bologna dal 1946 al 1956:

256 presenze (253 in A, 1 in Coppa Italia, 2 in Mitropa Cup), 0 gol.

Terzino di grande continuità, giocò 10 stagioni di seguito con i rossoblu.

2 presenze in maglia azzurra.

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17 Febbraio 1968 nasce Giuseppe Signori

Signori Giuseppe. Nato ad Alzano Lombardo (Bg) il 17 febbraio 1968. Attaccante.

Al Bologna dal 1998 al 2004:

178 presenze (143 in A, 2 di spareggio, 11 in Coppa Italia, 16 in Coppa Uefa, 6 in Intertoto),

84 gol (67 in A, 1 nello spareggio Uefa, 2 in Coppa Italia, 9 in Coppa Uefa, 5 in Intertoto).

Il secondo Beppe gol; vinse il Torneo Intertoto, entrando nelle simpatie dei tifosi. 3 volte capocannoniere in serie A, con la Lazio, giocò il Mondiale del 1994 da titolare.

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17 Febbraio 1934 nasce Giovanni Mialich

Mialich Giovanni. Nato a Mestre (Ve) il 17 febbraio 1934. Difensore.

Al Bologna dal 1957 al 1960:

69 presenze (64 in A, 5 in Coppa Italia),

0 gol.

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Muore Omar Sivori – Calciatore.

Enrique Omar Sívori (San Nicolás de los Arroyos, 2 ottobre 1935San Nicolás de los Arroyos, 17 febbraio 2005) è stato un calciatore argentino naturalizzato italiano.

Chiamato El Cabezón per la folta capigliatura scura che spiccava sul corpo minuto o anche El Gran Zurdo (il grande mancino), Sívori vinse con la maglia della Nazionale argentina la Copa América 1957 e fu campione del calcio argentino per un triennio: 1955, 1956 e 1957. In carriera mise a segno 146 reti nel campionato italiano e 8 con la maglia della Nazionale italiana.

Considerato uno dei giocatori argentini più forti di tutti i tempi, occupa la 16a posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori sudamericani del XX secolo pubblicata per IFFHS nel 2004.

Detiene, assieme a Silvio Piola, il record di maggior numero di gol segnati in una singola partita di Serie A: il 10 giugno 1961 siglò infatti ben 6 reti nella ripetizione della gara di ritorno tra Juventus ed Inter della stagione 1960-1961, terminata con il punteggio di 9-1 per i bianconeri, in cui la squadra “milanese” scese in campo con la formazione primavera in segno di protesta.

Nel marzo 2004 è stato inserito nella speciale classifica FIFA 100, che raggruppa i maggiori fuoriclasse di sempre.

Sívori nacque a San Nicolás de los Arroyos, città della provincia di Buenos Aires, in una famiglia di origini italiane. Suo nonno paterno, Giulio Sívori, era un immigrato di Cavi di Lavagna, frazione del comune genovese di Lavagna, mentre sua madre Carolina era di origini abruzzesi. Ancora ragazzo entrò a far parte del River Plate, in una squadra che includeva giocatori come Ángel Labruna e Félix Loustau, che a loro volta fecero parte de La Maquina. Fu allora che si guadagnò il soprannome di El Cabezón per via della folta capigliatura che spiccava sulla sua esile figura.

La squadra vinse la Primera División Argentina nel 1955, titolo confermato quando il River batté il Boca Juniors 2-1 alla Bombonera. Nella stessa stagione il club vinse la Copa Río de La Plata battendo il Nacional. La stagione successiva la squadra vinse il campionato argentino all’ultima giornata battendo il Rosario Central per 4-0 con Sívori che realizzò l’ultima rete. Avrebbe giocato l’ultima partita con la maglia del River contro lo stesso club il 5 maggio 1957.

Durante la stagione 1957-1958, a 21 anni fu ingaggiato dalla Juventus dopo essere stato notato da Renato Cesarini; i torinesi pagarono 10 milioni di pesos per il trasferimento, stabilendo un record per l’epoca ma provocando indirettamente un declino nella storia del River, che nei 18 anni seguenti non riuscì a vincere il campionato in Argentina-

Negli ultimi anni di vita lasciò l’Italia per tornare a vivere in Argentina.

Sposato con Maria Elena Casas, da lei ebbe tre figli: Néstor, Miriam e Humberto, quest’ultimo morto per un tumore nel giugno 1978, all’età di quindici anni.

Omar Sívori muore il 17 febbraio 2005 nella sua casa di San Nicolás – da lui chiamata La Juventus in omaggio al club italiano –, a causa di un tumore al pancreas, all’età di sessantanove anni.

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Onomastico. Oggi si festeggia  San Albino

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Fonti: Enciclopedia Treccani. – Enciclopedia Garzanti.-  La gazzetta dello sport.-  Wikipedia. – Guinnes dei primati.

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