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oggi è successo, 5 dicembre 1978 nasce Marcelo Danubio Zalayeta Calciatore

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Marcelo Danubio Zalayeta (Montevideo, 5 dicembre 1978) è un calciatore uruguaiano, attaccante del Peñarol.

Esordì da professionista con il Danubio di Montevideo nella stagione 1996, in cui giocò nella massima serie locale 32 partite e realizzò 12 reti. Nel corso dell’anno seguente passò al Peñarol, che grazie anche alle sue 13 realizzazioni si confermò tra le squadre più forti del campionato uruguagio. Intorno ai 19 anni Zalayeta era già titolare in Nazionale e attirò l’interesse di numerosi club europei grazie alla sua performance al Campionato mondiale di calcio Under-20 disputato in Malesia.

Dall’autunno del 1997 (campionato 1997-1998) militò nella Juventus, che lo acquistò per 5 miliardi di lire e con la quale vinse nella sua prima stagione lo scudetto (pur giocando relativamente poco). Nel corso della sua permanenza nel club bianconero si segnalò per alcuni gol importanti, soprattutto in Champions League: realizzò, infatti, la rete decisiva contro il Barcellona nei quarti di finale dell’edizione 2002-2003, e la marcatura che consentì ai bianconeri di eliminare il Real Madrid agli ottavi nell’edizione 2004-2005 (entrambe ai tempi supplementari).

Nonostante possa vantare un’elevata percentuale realizzativa, se calcolata in relazione con i minuti giocati, non riuscì mai a ritagliarsi un ruolo di primo piano nella sua squadra, finendo spesso in tribuna. Per consentire al calciatore di fare esperienza il club juventino lo mandò in prestito all’Empoli, al Siviglia per due stagioni ed infine al Perugia, ma anche in queste squadre non ebbe un grande impatto; in particolare la stagione in prestito al Perugia (2003-2004) pareva essere quella del suo definitivo rilancio, ma un infortunio che gli causò la rottura di tibia e perone ne frenò l’ascesa.

Tornato in bianconero nel 2001-2002, si aggiudicò due scudetti consecutivi da comprimario, mentre nella stagione 2004-2005 fu utilizzato con buona regolarità in campionato (28 presenze) e marcò 6 gol. Nella stagione 2005-2006 scese in campo meno volte, poco impiegato da Fabio Capello. Rimase alla Juventus anche nella stagione 2006-2007, in cui fece parte della “vecchia guardia” dopo la retrocessione in Serie B del club di Torino per i noti fatti di calciopoli. Mise a segno gol decisivi per alcune vittorie della squadra, come la doppietta contro il Frosinone del 1º maggio 2007.

Con la Juventus ha realizzato in totale 34 gol: 12 in A, 12 in Coppa Italia, 6 in Champions League, 4 in Serie B.

Durante l’estate 2007, Fabio Capello consiglia all’amico Edy Reja l’ingaggio del giocatore. Il 21 agosto 2007 passa così in comproprietà al Napoli, squadra neopromossa in Serie A come la Juventus, firmando un contratto di 4 anni.

Esordisce in maglia azzurra il 26 agosto 2007, nella prima giornata di campionato persa 2-0 contro il Cagliari. Segna i suoi primi gol nella partita seguente, realizzando una doppietta nell’incontro vinto 5-0 sull’Udinese; Zalayeta continua a segnare con regolarità, battendo il suo personale record di reti già durante il girone di andata. Il 2 marzo 2008 segna dopo tre minuti il gol che decide la gara contro l’Inter (1-0), causando la prima sconfitta dei nerazzurri dopo 25 giornate. La settimana seguente, durante Napoli-Roma, si infortuna gravemente (rottura del legamento crociato posteriore del ginocchio sinistro) e chiude in anticipo la sua stagione.

Il 22 maggio 2008 il Napoli e la Juventus decidono di comune accordo di rinnovare la comproprietà per un altro anno.

Torna in campo il 24 settembre 2008 nella partita Napoli-Palermo, in cui segna anche una rete. Dopo il gol segnato contro la Samporia nella partita del 9 novembre, non segnerà più fino ad aprile: il suo terzo gol arriverà sempre contro i blucerchiati. Il 26 aprile segna contro l’Inter, come nel campionato precedente, regalando la vittoria alla sua squadra. Il 5 maggio 2009 non si presenta all’allenamento in seguito a contrasti col tecnico Roberto Donadoni: viene per questo motivo messo fuori rosa. Chiarito l’equivoco, il giocatore torna a disposizione del mister. Chiude la sua seconda stagione in azzurro con 27 presenze e 4 reti in Serie A.

La comproprietà con la Juventus viene ulteriormente rinnovata per un altro anno il 26 giugno 2009, ma l’attaccante uruguaiano non viene convocato per il ritiro precampionato.

Dopo aver svolto la preparazione in Uruguay, il 21 agosto 2009 viene ceduto in prestito al Bologna. Fa il suo esordio il 13 settembre 2009 nella partita interna col Chievo persa per 0-2. L’8 novembre segna, con una doppietta, il suo primo gol con la maglia del Bologna nella partita interna vinta per 3-1 sul Palermo. Realizza complessivamente 4 reti in 29 partite. Inoltre la stagione 2009-2010 è la terza stagione nella quale Zalayeta segna il terzo gol consecutivo contro l’Inter.

Il 25 giugno 2010 il Napoli riscatta a titolo gratuito l’altra metà del cartellino del calciatore, ma non rientrando nei piani del tecnico Walter Mazzarri, il calciatore non è convocato per il ritiro pre-campionato, in attesa di trovargli una nuova sistemazione. La cosa si realizza il 25 agosto 2010, quando viene ceduto a titolo definitivo al Kayserispor Kulübü, squadra della massima serie turca allenata dall’ex campione dell’Ajax Shota Arveladze, ed il giorno stesso è presentato ufficialmente alla stampa. Dopo 14 presenze e 7 reti in Süper Lig, il 29 marzo 2011 rescinde consensualmente il contratto con il club anatolico.

Deciso a tornare in patria, nell’estate 2011 firma con il Peñarol, tornando così nel club della capitale dopo 14 anni.

Si impone all’attenzione degli osservatori internazionali grazie alle sue prestazioni con la Nazionale uruguaiana Under-20 ai Mondiali di categoria 1997 in Malesia. È autore di alcuni gol importanti e la sua squadra si arrende solo in finale alla Nazionale argentina Under-20.

Convocato nella Nazionale uruguaiana, con la quale si classifica 2º nella Coppa America 1999 realizzando 3 reti in 5 gare, fallisce in extremis la qualificazione al campionato del mondo 2006: decisivo in alcune occasioni in precedenti gare di qualificazione (memorabile una sua tripletta ai danni della Colombia), nella gara di ritorno dello spareggio inter-zona contro l’Australia, giocata il 16 novembre 2005, proprio un suo errore nei tiri di rigore non consente all’Uruguay di qualificarsi. Questa partita segna il suo commiato dalla Nazionale, con la quale colleziona complessivamente 32 presenze e 10 reti.

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