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Recensione Libri: La Pista Nera – 25 Dic

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La Pista Nera

Autore: Manzini Antonio
Editore: Sellerio
Genere: Giallo
Anno: 2013

Sinossi

Semisepolto in mezzo a una pista sciistica sopra Champoluc, in Val d’Aosta, viene rinvenuto un cadavere. Sul corpo è passato un cingolato in uso per spianare la neve, smembrandolo e rendendolo irriconoscibile. Poche tracce lì intorno per il vicequestore Rocco Schiavone, nato e cresciuto a Trastevere, che odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo e che viene trasferito ad Aosta. Rocco Schiavone ha combinato qualcosa di grosso per meritare un esilio come questo. È un poliziotto corrotto, ama la bella vita. È violento, sarcastico nel senso più romanesco di esserlo, saccente, infedele, maleducato con le donne, cinico con tutto e chiunque, e odia il suo lavoro. Poche tracce che creano tre differenti piste: la vendetta di mafia, i debiti, il delitto passionale. Difficile individuare quella giusta, ma Schiavone, che ha tantissimi difetti, ha però tanto talento investigativo.

Recenisione

Mi sono convinto a comprare questo libro dopo aver letto i racconti brevi contenuti in “Capodanno in giallo” e “Ferragosto in giallo”, che avevano come protagonista il vicequestore Rocco Schiavone. E Manzini non delude di certo le mie aspettative.

Il suo è un personaggio dal carattere spigoloso, con problemi abbastanza importanti e di non proprio specchiata onestà, però è un personaggio che conquista già dopo poche pagine, non solo per il suo modo di essere spaccone, ma anche per l’enorme umanità che trasuda nonostante tutto.

La “Pista Nera” è un buon giallo, l’intreccio c’è ed è credibile così come non mancano i colpi di scena, anche se circa a metà del racconto, una buona idea su chi fosse l’omicida me l’ero già fatta… Ma le prove che puntano sempre verso una direzione opposta ed il dubbio sul movente che viene svelato solo verso la fine, fanno si che le carte restino coperte abbastanza per gustarsi comunque l’intero romanzo. E poi Schiavone non è certo concentrato solo sul suo caso, il che rende ancora più imprevedibile e godibile il racconto. Anche il rapporto con la moglie Marina, non può certo lasciare indifferenti… il personaggio del commissario Schiavone… pardon, vicequestore Schiavone è molto complesso, ma è reso però in modo estremamente semplice e reale, ecco perché assieme ad una storia interessante rende il libro davvero divertente.

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