Salviamo il nostro Gigante – 04 Apr

La statua del Nettuno, capolavoro dello scultore Giambologna, è stata restaurata nel biennio 1988/1990 ed ora, ad ormai ventisette anni da quella data, è nuovamente bisognosa di una manutenzione straordinaria. E non solo relativamente alla statua bronzea, andrebbero risistemati anche la vasca marmorea, l’impianto idraulico e quello d’illuminazione.

Il 1° Aprile è stata presentata ufficialmente la campagna di raccolta fondi lanciata dal Comune di Bologna e da “Il Resto del Carlino”, sostenuti anche dal FAI, finalizzata a trovare donazioni per restaurare la statua del Nettuno, che è uno dei simboli più rappresentativi della nostra città.
Il Comune ha messo sul piatto 200.000€, ma per completare tutte le fasi del restauro, ne servirebbero almeno 7/800.000.
Anche Vittorio Sgarbi in questi giorni si è speso per pubblicizzare e plaudere all’iniziativa. Il Nettuno è infatti una delle statue originali più importanti e ben realizzate che siano esposte all’aperto, dello stivale, e si può permettere che si rovini in modo magari irreparabile.

Il cantiere deve quindi partire al più presto, ma come fare per i soldi mancanti?
Per la raccolta fondi tocca ad ognuno di noi, e gli organizzatori pensano di potercela fare anche grazie all’Art Bonus, la legge entrata in vigore nel 2014 che permette ai privati di ottenere dei Crediti di Imposta in base a quanto viene donato per progetti relativi ai Beni Culturali, permettendo quindi al donatore di abbassare leggermente le proprie tasse grazie a questa donazione (per maggiori dettagli vi rimandiamo all’articolo del Carlino che parla dello sconto fiscale)

Chiunque voglia (e possa) contribuire alla raccolta fondi, può fare affidamento sull’Art Bonus per recuperare parzialmente quanto donato per la ristrutturazione del Nettuno e può effettuare il proprio versamento tramite Bonifico Bancario, Carta di Credito e Paypall (per donare tramite internet, vi rimandiamo alle pagine del Carlino).

Il Gigante è uno dei simboli della città, aiutiamo tutti il Comune a preservarlo, sperando che in futuro, dopo questo restauro, si possa anche puntare ad una manutenzione ordinaria di questa importante opera.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook