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Motor Valley

Aci Racing Weekend | Il tramonto sui campionati italiani a Imola

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Il sipario stagionale sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è calato con l’ultimo weekend motoristico dell’anno. L’appuntamento finale dell’Aci Racing Weekend ha dato spettacolo in pista con titoli assegnati all’ultima gara e con battaglie da cardiopalma nelle cinque categorie presenti in pista.

L’ultimo ballo del 2023

Come d’abitudine il calendario del Circuito del Santerno suole aprirsi e poi chiudersi con i due classici fine settimana che vedono protagonisti i campionati italiani. Il primo quello ad aprile, legato alle Formula, e a fine ottobre quello legato alle vetture con ruote coperte. Sul tracciato romagnolo si sono alternati questa volta: Mini Challenge, BMW M2 CS Racing Cup Italy, TCR Italy Touring Car Championship, Clio Cup Series, Porsche Carrera Cup Italia e il Campionato Italiano Gran Turismo.

Insomma dallo spettacolo dei piccoli monomarca fino alle grosse cilindrate, che hanno visto protagonisti i piloti del GT, nell’ultima tappa sprint della loro stagione. I temi erano molti già alla vigilia. Ferrari ha portato in pista, per la prima volta nel Campionato Italiano, la nuova 296, che era stata presentata in occasioni delle Finali Mondiali 2022, svoltesi proprio a Imola. Un debutto per la nuova creatura di Maranello, che quest’anno nelle varie competizioni GT, ha faticato leggermente a inizio anno per poi mostrarsi sempre più competitiva.

Il duello per la vittoria del Campionato Italiano GT

Sempre a tema Motor Valley, il focus si sposta sulla lotta per il GT Italiano che ha visto protagonista Lamborghini Huracan GT3 Evo2 del Team Vincenzo Sospiri Racing, con al volante Liberati e Michelotto. L’equipaggio tricolore è arrivato con solo cinque punti di distacco da Jens Klingmann e Bruno Spengler, a bordo della BMW M4 di Ceccato Racing. Con due gare ancora da correre e così poco margine, i duelli si prospettavano interessanti. Sin da Gara 1 la battaglia per la corona di Campione Italiano è entrata nel vico. I due contendenti nella gara del sabato si sono seguiti in prima e seconda posizione fino al momento del cambio pilota. Davanti la BMW e dietro la Lamborghini. Al rientro dopo il passaggio ai box i due equipaggi si sono ritrovati in terza e quarta posizione e la lotta è ripresa per il gradino più basso del podio, consapevoli che qualsiasi punto fosse fondamentale per la vittoria finale. Nell’impeto di provare a sorpassare Spengler, Michelotto ha commesso un errore e ha toccato il rivale tedesco. Questo episodio ha compromesso la gara della vettura di Ceccato Racing, che una volta finita nella ghiaia non è più riuscita a ripartire. Invece la coppia Liberati/Michelotto è scalata fino in undicesima posizione, finendo fuori dalla zona punti.

Moulin/Llarena al cambio piloti in Gara 1 del GT Italiano, che hanno poi conquistato – credits to Viviella Costantino

Sul primo gradino del podio c’è stata una prima volta stagionale per Moulin/Llarena, equipaggio di VSR che ha approfittato degli errori commessi dai due sfidanti per il titolo e ha trionfato. Nella GT3 Cup ha invece trionfato la coppia Stadsbader-Randazzo sempre a bordo di una delle vetture di Sospiri, mentre nella GT Cup AM il primo a tagliare il traguardo è stato Vincenzo Scarpetta sulla Ferrari 488 Challenge-Evo. Un tris di vittorie per la Motor Valley.

Con 25 secondi di penalità per la Lamborghini #63 e i soliti cinque punti di distacco, ci si è preparati verso Gara 2, che stando così le cose sarebbe stata quella decisiva per il titolo. Il duello per le prime posizioni si è rinnovato, con Michelotto e Liberati che hanno condotto tutta la gara davanti a Klingmann e Spengler. La penalità ha portato poi la vettura di Sant’Agata Bolognese ad arrivare seconda nella classifica dell’ultima gara e quindi di terminare a pari punti con i rivali. La discriminante che ha deciso il titolo sono stati i migliori piazzamenti durante la stagione e così il Team Ceccato Racing si è laureato Campione Italiano assoluto.

VSR si è però potuto consolare con il titolo nella GT3 Cup, vinto da Stadsbader e Randazzo così come Ferrari ha potuto festeggiare il titolo del 17enne italiano Vincenzo Scarpetta nella sua categoria.

La Lamborghini di Stadsbader e Randazzo sulla griglia di partenza del GT Italiano a Imola – credits to Viviella Costantino 

Gli altri vincitori

Durante il fine settimana si sono assegnati anche gli altri titoli: nel TCR Italy è andato a Franco Girolami, l’argentino a bordo dell’Audi RS3 LMS che ha vinto al termine di Gara 1. Campionato conquistato da Larry Ten Voorde nella Porsche Cup Italia, mentre nella BMW M2 CS Racing Cup Italy con un finale intenso ha vinto Jody Vullo. Filippo Maria Zanin invece non ha dovuto fare altro che amministrare il vantaggio accumulato, per poi laurearsi campione durante l’ultimo appuntamento della Mini Challenge.

Un finale lieto

Durante l’ultimo valzer stagionale è arrivata anche una lieta notizia per l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, che l’anno prossimo sarà nuovamente sede delle Finali Mondiali Ferrari, come già successo nel 2022. L’annuncio è stato fatto in occasione dell’evento di questa stagione che si è svolto nello stesso weekend al Mugello. L’anno prossimo per il circuito romagnolo non ci saranno le due ruote, con la SBK che ha scelto Cremona, ma si prospetta un calendario ricco ed intenso con tanti appuntamenti internazionali e oltre alla F1 l’arrivo del WEC. Insomma una festa pronta ad iniziare già quando il sole doveva tramontare sulla stagione in corso e che sicuramente ci regalerà molte emozioni e soddisfazioni.

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