Motor Valley
Ducati 1098, tradizione e performance
Un perfetto connubio tra storia e innovazione: la Ducati 1098 riassume perfettamente la tradizione di Borgo Panigale, riprendendo alcuni dei più iconici elementi stilistici della casa bolognese, elevandola grazie all’introduzione di tecnologie all’avanguardia, anche derivate dal mondo delle corse. Una delle supersportive più belle e potenti della Ducati, capace di sbalordire sia in strada che in pista.
L’eredità di Tamburini
La Ducati 1098 viene presentata al pubblico in occasione dell’EICMA del 2006; la produzione parte nell’anno successivo, in sostituzione della Ducati 999. Tuttavia, il design della 1098 non è affatto ispirato dal modello precedente; i suoi antenati vanno infatti rintracciati nella serie di 916 – 996 – 998 disegnata da Massimo Tamburini, storico capo progettista di Bimota e Cagiva, oltre che della Ducati. Sulla 1098 non può quindi mancare il forcellone monobraccio, vero marchio di fabbrica della serie Tamburini, così come il doppio scarico sottosella e i due fari simmetrici semicurvi. Tutto è volto all’esaltazione delle performance: le sue forme attraenti ma anche aggressive, oltre all’attenzione per la riduzione al minimo del peso, la rendono fin da subito una delle preferite degli appassionati.
La tecnologia “Testastretta Evoluzione”
Il motore montato sulla 1098 è un’evoluzione di quello della 999, e viene prodotto con una nuova tecnologia denominata “Testastretta Evoluzione”; si tratta di un classico bicilindrico con disposizione “a L” desmo Ducati: grazie ad alcuni accorgimenti e a un aumento di cilindrata, che arriva a 1099 cc, riesce ad erogare ben 160 cv a 9750 giri/min. Prestazioni sbalorditive, che incoronano la Ducati 1098 come la bicilindrica più potente al mondo.
Le versioni da strada e da pista
Al suo lancio, la Ducati 1098 viene presentata nelle versioni base, 1098 S e 1098 S Tricolore; la seconda ha come principale caratteristica l’implementazione del DDA, ossia Ducati Data Analyzer, un sistema di acquisizione dati in grado di registrare fino a tre ore di telemetria, molto utile per l’uso in pista.
All’EICMA del 2007 viene lanciata anche la versione 1098 R; si tratta della prima moto da strada con un sistema di controllo della trazione. Vede un aumento di cilindrata, che arriva a toccare i 1198 cc; viene venduta inoltre insieme a un kit racing che permette di di aumentare la potenza da 180 a 190 cv.
Sicuramente è la versione più “corsaiola” della serie, tant’è che proprio sulla base della 1098 R viene prodotta l’anno dopo la versione SBK, la 1098 F08, proprio in concomitanza con un cambiamento dei regolamenti del campionato che consente di spingere la cilindrata delle moto fino a 1200 cc. In sella alla 1098, Troy Bayliss arricchisce la sua leggenda, laureandosi campione del mondo per la terza volta nel 2008; un successo grazie al quale l’australiano diventa il primo pilota di sempre a conquistare il titolo iridato con tre generazioni di moto diverse: la 996 R, la 999 e proprio la 1098.
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