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F1| Andrea Stella, ascesa al vertice

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A Faenza lo scorso 10 ottobre Lando Norris è stato premiato con il Trofeo Bandini, riconoscimento che viene assegnato ad una personalità di spicco della Formula 1. Quest’anno è andato al pilota britannico e alla McLaren, in rappresentanza della quale c’era il suo Team Principal, una vecchia conoscenza della Motor Valley: Andrea Stella.

Una culla rossa

L’ingegnere umbro è ormai una delle personalità più importanti del paddock della F1 e prima di approdare alla casa inglese è cresciuto professionalmente e umanamente nella Scuderia del Cavallino. Costruendosi step dopo step un percorso sempre più importante, nel quale ha messo in mostra tutte le sue abilità, prima di ingegnere meccanico e poi quelle di gestione fino ad arrivare a ricoprire i ruoli manageriali più alti. Una scalata importante quella di Andrea, che oggi è il responsabile di uno dei team con più storia della griglia, ma che parte proprio dal cuore della Valle dei Motori, dalla Ferrari.

La sua laurea in ingegneria aerospaziale affiancata al dottorato in ingegneria meccanica lo portarono nel 2000 ad entrare nella Gestione Sportiva della Rossa e dal 2002 fu subito affiancato a Michael Schumacher, come veicolista. Stella prese parte anche ai test svolti nel 2006 con Valentino Rossi al volante della Ferrari 248 F1, come ingegnere di pista. I primi passi, n un ruolo che poi assunse definitivamente dal 2009 nel box di Kimi Raikkonen. Successivamente, dopo l’arrivo di Fernando Alonso, nel 2010 Andrea passò al lato dello spagnolo. Con il pilota iberico istaurò un rapporto che è durato nel tempo e che più avanti gli avrebbe cambiato la vita.

Una Stella per Fernando

Stella è stato uno dei protagonisti dei quattro anni in cui Ferrari ha lottato per resistere allo strapotere Red Bull, quando le battaglie da cardiopalma erano tra Vettel e Alonso. Purtroppo quel traguardo non fu mai raggiunto, ma l’ingegnere insieme al suo pilota e a tutta la squadra non si sono mai arresi, nel combattere contro gli avversari austriaci. Iconico, il suo team radio ad Abu Dhabi 2010 quando il due volte campione del mondo era bloccato dietro alla Renault di Petrov e Stella si aprì in una richiesta quasi disperata per Fernando: «So e vedo che stai facendo il tuo meglio, ma davvero è essenziale passarlo (Petrov, ndr). So che stai facendo il tuo meglio». Seguito da: «Mancano 14 giri. Usa il meglio del tuo talento. Sappiamo quanto sia grande. Usalo». Ma a nulla servì e il mondiale passò nelle mani di Seb.

Ascesa britannica 

Il rapporto costruito con Fernando in quegli anni lo portarono a seguirlo nel 2015 quando lo spagnolo fu ingaggiato da McLaren. Dal suo arrivo nella Scuderia di Woking, il lavoro di Stella è stato valorizzato al massimo e nel 2018 in seguito ad una riorganizzazione del Team per tornare vincente, diventa Performance Director, incaricato di avere rapporti diretti con la FIA per lo sviluppo della monoposto e il miglioramento della performance.

Dopo anni bui, in cui la storica vettura inglese faticava a stare nelle posizioni di rilievo, Stella ha dato una sterzata al progetto sia per la crescita del gruppo di lavoro, che per i risultati che sarebbero arrivati in futuro. Infatti da quando Andrea ha ricoperto quel ruolo la McLaren è prima tornata in lotta per i primi cinque posti e poi sul podio con Carlos Sainz nel 2019. L’anno successivo continuò la crescita con Norris che è salito sul podio in Austria e il suo compagno che invece ha lottato per la vittoria a Monza, giungendo poi secondo. Da quando il pilota madrileno ha lasciato la Scuderia, la punta di riferimento è diventata Norris, che nel 2021 è salito più costantemente sul podio, fino alla storica doppietta ottenuta a Monza, con la vittoria di Riccardo.

La vera svolta per Stella è arrivata l’anno scorso quando è stato nominato Team Principal e ha raggiunto il gradino finale della sua ascesa. Questa stagione, la prima in cui ha ricoperto il ruolo, dopo un avvio difficile è arrivata la svolta a Silverstone, dove la squadra guidata dall’ingegnere umbro, ha portato aggiornamenti molto prestazionali, che hanno consentito a McLaren di tornare in lotta per la vittoria.

Se oggi la casa inglese può dire di essersi ripresa un posto tra i top team e senza dubbio anche merito di Stella, che dal suo arrivo ha lavorato sodo per mettere a servizio del team le sue conoscenze. Un grande ingegnere e un vero lavoratore che fino all’ultimo non si arrende e cerca la soluzione migliore possibile. Ha costruito un percorso importante in McLaren e ora che l’ha resa nuovamente competitiva, potrebbe essere pronto per entrare nella guerra dei grandi e portare i suoi pilota a splendere insieme a lui davanti a tutti.

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