Motor Valley
F1 | Anticipare il GP del Giappone ha davvero migliorato la logistica?
Questa domenica andrà in scena il Gran premio del Giappone, gara di casa del faentino Yuki Tsunoda e di Honda, motorista della Racing Bulls. Sarà la prima volta nella storia della Formula 1 che la gara si disputerà in primavera, la stagione della famosa fioritura dei ciliegi.
Il cambiamento è stato voluto da Liberty Media (che ha recentemente acquisito Dorna), con l’obiettivo di ridurre al minimo le emissioni legate alla logistica. L’imolese Stefano Domenicali accompagnò la presentazione del calendario 2024 con le seguenti parole: «Il nostro viaggio verso un calendario più sostenibile continuerà nei prossimi anni ottimizzando ulteriormente le operazioni come parte del nostro impegno Net Zero 2030». Ma quanto ha influito realmente il cambio di data di Suzuka sulla distanza complessiva tra le tappe del calendario?
2024 e 2023 a confronto
2023 | 2024 | |
1 | Sakhir | Sakhir |
2 | Gedda | Gedda |
3 | Melbourne | Melbourne |
4 | Baku | Suzuka |
5 | Miami | Shanghai |
6 | Imola | Miami |
7 | Monaco | Imola |
8 | Barcellona | Monaco |
9 | Montréal | Montréal |
10 | Spielberg | Barcellona |
11 | Silverstone | Spielberg |
12 | Budapest | Silverstone |
13 | Spa | Budapest |
14 | Zandvoort | Spa |
15 | Monza | Zandvoort |
16 | Singapore | Monza |
17 | Suzuka | Baku |
18 | Lusail | Singapore |
19 | Austin | Austin |
20 | Città del Messico | Città del Messico |
21 | San Paolo | San Paolo |
22 | Las Vegas | Las Vegas |
23 | Abu Dhabi | Losail |
24 | Abu Dhabi | |
Totale | 132.161 km | 121.394 km |
Media | 5.746 km | 5.058 km |
Nonostante il calendario attuale preveda un Gran Premio in più rispetto a quello dell’anno scorso, la distanza in linea d’aria totale tra i circuiti è diminuita dell’8% Gran parte del merito va allo scambio di date tra Suzuka e Baku, ma non bisogna dimenticare che quest’anno il GP di Abu Dhabi è preceduto da quello del Qatar. Per capire quanto abbiano influito rispettivamente i due maggiori cambiamenti abbiamo ipotizzato un calendario 2023 con le date di Suzuka e Baku invertite: la distanza scenderebbe da 132 mila a 124 mila chilometri, un vantaggio di ottomila chilometri contro i meno di tremila del raggruppamento mediorientale.
Possiamo quindi confermare che l’organizzazione per regioni che Liberty Media sta sviluppando sta già dando i primi frutti. Sorge però una domanda: qual è il limite minimo di distanza percorribile? Per rispondere a questa domanda abbiamo simulato un calendario 2024 alternativo (2024 A).
Esiste il calendario ideale?
2024 | 2024 A | |
1 | Sakhir | Gedda |
2 | Gedda | Sakhir |
3 | Melbourne | Losail |
4 | Suzuka | Abu Dhabi |
5 | Shanghai | Singapore |
6 | Miami | Melbourne |
7 | Imola | Suzuka |
8 | Monaco | Shanghai |
9 | Montréal | Baku |
10 | Barcellona | Barcellona |
11 | Spielberg | Monaco |
12 | Silverstone | Monza |
13 | Budapest | Imola |
14 | Spa | Budapest |
15 | Zandvoort | Spielberg |
16 | Monza | Zandvoort |
17 | Baku | Spa |
18 | Singapore | Silverstone |
19 | Austin | Montréal |
20 | Città del Messico | Las Vegas |
21 | San Paolo | Austin |
22 | Las Vegas | Città del Messico |
23 | Losail | Miami |
24 | Abu Dhabi | San Paolo |
Totale | 121.394 km | 57.269 km |
Media | 5.058 km | 2.386 km |
In teoria il calendario ideale esiste, ma presenta un grosso problema per Liberty Media…
Raggruppando ogni circuito in base alla zona geografica si riesce ad avere un calendario dalla distanza complessiva ridotta del 53% rispetto a quello attuale. Il campionato comincerebbe in Medio Oriente in inverno, proseguirebbe in Asia in primavera per arrivare in Europa in estate e concludere in America in autunno. Certo, alcune tappe andrebbero ricollocate a causa del clima (Imola in estate porta alla memoria l’incubo della SBK 2023…), ma sarebbero aggiustamenti minori.
Sarebbe strano vedere Monte Carlo e Monza fuori dalle proprie date abituali, essendo queste più storiche della F1 stessa, ma anche Suzuka ha dovuto abbandonare la propria stagione di riferimento e col tempo non è escluso che tracciati ancora più storici possano seguirne l’esempio. Questo sarebbe nulla in confronto all'”enorme” sacrificio che gli americani di Liberty Media dovrebbero fare.
Infatti, il problema maggiore è rappresentato dai contratti multimilionari siglati da alcuni promotori per ottenere un determinato posto nel calendario. Gli sceicchi del Bahrein spendono una fortuna non solo per ospitare la prima gara dell’anno, ma anche i test pre-stagionali. Similmente, il tracciato di Yas Marina ospita il (raramente) prestigioso finale del Mondiale di F1, unitamente ai test post-stagionali. Questi due circuiti distano appena 447 km l’uno dall’altro, ma per motivi economici preferiscono occupare i poli opposti del calendario. Finché ci saranno i soldi di mezzo, il calendario ideale resterà tale.
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