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F1 | Frédéric Vasseur, l’arte di saper cucinare a fuoco lento

Tante esperienze e vittorie per Frédéric Vasseur; arrivato a Maranello nel 2022. L’ultima sfida? Riportare il titolo in Ferrari

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Frederic Vasseur festeggia sul podio di Monaco dopo la vittoria del GP 2024
Frederic Vasseur festeggia sul podio di Monaco dopo la vittoria del GP 2024 (© Scuderia Ferrari HP Twitter)

Festeggia oggi il suo compleanno nel migliore dei modi; dopo aver riportato la Ferrari sul gradino più alto del GP di Monaco, dove mancava dal 2017. Una vittoria che ha regalato gioia ed emozioni a tutto il team, soprattutto ad un ragazzo che ha visto crescere professionalmente in F1: Charles Leclerc. Oggi, però, vi raccontiamo la storia dell’artefice dietro alla ritrovata competitività della Rossa di Maranello. Un uomo che ha riportato solidità e speranza e che mai come oggi potrebbe essere quello giusto per far tornare a splendere il Cavallino: Frédéric Vasseur.

Un uomo con progetti vincenti

Vasseur è nato a Draveil e ha terminato il suo percorso di studi alla Scuola superiore di ingegneria aeronautica e automobilistica (abbreviata in francese ESTACA, ndr). Poco dopo si mise subito in proprio fondando il Team ASM in collaborazione con la Renault. Il manager francese con al sua squadra corse prima nella Formula 3 francese e poi anche nella serie europea dove vinse il titolo per ben quattro stagioni di fila dal 2004 al 2007.

Nel 2005 nel Campionato Formula 3 Euroseries nella sua scuderia correva un tale di nome Lewis Hamilton, con cui Vasseur a fine anno vinse il titolo. Il dirigente di Draveil fu un uomo importante per la carriera del sette volte campione del mondo. Dettaglio non scontato, considerato il rapporto che li ha legati e che oggi ha permesso a Fred di portare Hamilton nuovamente alla sua corte in Ferrari dal 2025.

Seguendo il motto che oggi si è ben diffuso tra gli appassionati di F1, Vasseur nelle categorie minori ha cucinato molto bene. Nel 2004 infatti insieme a Nicolas Todt fondò l’ART Grand Prix, con cui vinse ben otto campionati dedicati alle squadre tra GP3 e GP2 e undici campionati piloti; tra cui l’ultimo con George Russell in F2 nel 2018. Fred ha visto passare nei suoi team, ragazzi che hanno avuto una carriera in Formula 1 e poi vi sono diventati anche vincitori, oppure ne hanno scritto la storia.

Frédéric Vasseur, “l’artefice” della Formula E

Nel 2010 con l’ART GP lanciò un progetto innovativo. Chiese alla squadra di progettare un prototipo di monoposto completamente elettrica per organizzare una nuova competizione. La FIA si interessò all’idea e nel 2012 fece nascere un campionato mondiale con vetture a ruote scoperte elettriche: la Formula E. Vasseur che certo non voleva stare in disparte decise di fondare un’altra azienda: la Spark Racing Technology intenta a produrre macchine da corsa elettriche. Sottoscrisse poi un contratto con la Formula E Holdings che era l’organizzatrice del campionato.

L’opportunità con la Sauber Alfa Romeo

La sua carriera in F1 iniziò nel 2016, due anni dopo aver lasciato la guida del team ART. Inizialmente vestì i colori Renault, ma dopo alcune incomprensioni con  Cyril Abiteboul decise di lasciare. L’anno successivo Peter Sauber e Pascal Picci gli affidarono la guida del Team Sauber F1, per rifondare la squadra. La prima mossa di Fred fu quella di riallacciare i rapporti con Ferrari. Per questo chiuse gli accordi con Honda, che avrebbe dovuto fornire i motori dal 2018 in avanti e decise di proseguire con i motori italiani, per rafforzare una partnership che durava ormai dal 2010.

Nel 2018 la squadra acquisì un nuovo title sponsor; Alfa Romeo, che tornò in F1 grazie alla volontà di Sergio Marchionne e alla collaborazione con Vasseur. Il contratto con il marchio di Arese sarebbe poi durato fino al 2023. In quella stagione la Ferrari affidò a Vasseur uno dei suoi pupilli. Charles Leclerc nel 2018 esordì con Fred e sotto la sua ala crebbe, fino a essere ingaggiato come pilota titolare della Scuderia di Maranello nel 2019.

La Sauber Alfa Romeo si dimostrò competitiva andando più volte a punti anche con entrambi i piloti. Vasseur compì la sua opera di rinnovamento ottenendo risultati discreti, che a fine 2022 convinsero Scuderia Ferrari a proporgli il ruolo da Team Principal al posto di Mattia Binotto.

Frédéric Vasseur, il cuoco in rosso

Da quando è arrivato in Ferrari Vasseur ha tenuto un profilo basso. Si è mostrato chiaro e determinato ai microfoni dei media quando c’era da sottolineare degli errori. Ha saputo elogiare quando il team lavorava bene e motivare quando nonostante gli sforzi compiuti i risultati stentavano ad arrivare. Ha rifondato basi solide per la squadra e fatto tornare alte le ambizioni di tutti. Passo dopo passo ha costruito un team fidato, che seguisse la sua direzione.

Ha ritrovato Leclerc che ha lasciato ragazzino e ha ritrovato adulto e vincente. Ora deve fargli fare quell’ultimo passo per farlo diventare campione. Come se non bastasse a inizio di quest’anno ha fatto tornare alle stelle la passione dei tifosi, con un colpo di reni che per molti sembrava impossibile. Il 1° febbraio del 2024 infatti la Scuderia Ferrari ha annunciato che Lewis Hamilton si sarebbe unito alla squadra dal 2025. Poco dopo il rinnovo di Charles Leclerc, formando così, possibilmente, una delle line up più forti della storia della Rossa.

Una mossa incredibile che ha generato stupore e meraviglia. Dopo qualche mese fu lo stesso Hamilton ad affermare che Vasseur era stato fondamentale nella sua scelta di vestirsi di rosso. Fred ha le idee chiare e per la prima volta dopo molti anni sembra aver impostato una strada che potrebbe riportare la Ferrari a quel titolo tanto agognato e che da troppo manca. Far tornare vincente la Scuderia di Maranello non sarà semplice, ma se c’è un uomo che può farlo è Frédéric Vasseur.

Un dirigente che non è cresciuto in Ferrari e che ci è entrato da persona esterna, pronta a raccogliere una sfida per molti impossibile. Le somiglianze con un suo predecessore francese che prese la squadra in difficoltà e la portò sul tetto del mondo, ci sono tutte; ora Fred va solo lasciato in pace mentre cucina a fuoco lento, per sfornare un piatto delizioso che sa di vittoria.

Nel frattempo noi gli auguriamo un compleanno da non dimenticare: Auguri Fred!

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