F1 | Il privilegio di aver conosciuto Alberto Antonini

Ieri sera Alberto Antonini ha visto la bandiera a scacchi della sua vita, sconfitto da una grave malattia. Giornalista, ha scritto tra le altre testate per Autosprint, prima di essere per alcuni anni la terza voce di Sky Sport F1 durante i Gran Premi, ruolo lasciato per diventare responsabile comunicazione della Scuderia Ferrari. Un’esperienza da lui definita «in bilico tra l’orgasmo e l’infarto». Per una persona che si è trovata a gestire i cocci dello scontro fratricida di Singapore 2017, l’entusiasmo dell'”a casa loro” e la morte di Sergio Marchionne, una sintesi quantomai azzeccata.

Alberto, imolese, è stato ospite in un paio di occasioni della trasmissione Team Radio, trasmessa su Radiabo e sui canali social dell’universo 1000 Cuori Rossoblu. È stato in queste occasioni che abbiamo avuto modo di apprezzarlo da vicino, di condividere con lui le ore di messe in onda e l’inevitabile “post-gara” culinario, impreziosito non solo dalla sua competenza sul mondo della Formula 1, ma anche della sua passione per il mondo e tutto ciò che considerava bello e buono. La buona cucina, la bella musica, che si dilettava a comporre, e l’arte del bere bene. Era impossibile concludere una serata con lui senza avere imparato qualcosa di nuovo o senza essersi enormemente divertiti, sperando di ritrovarsi presto per ripetere l’esperienza. La sua tagliente ironia, anche verso sé stesso, e la sua abilità per i giochi di parole saranno difficilmente replicabili da chiunque abbia l’ardore di provare ad emularlo.

L’Alberto Antonini che abbiamo avuto il privilegio di conoscere noi è inimitabile e, inevitabilmente, ci mancherà moltissimo, come mancherà alla moglie Barbara, allo zio Giorgio Serra, in arte “Matitaccia”, al resto della sua famiglia e ai suoi amici più stretti e ai colleghi. A loro va l’abbraccio della redazione di 1000 Cuori Rossoblu.

Ciao Alberto, grazie di tutto.

La seconda puntata di Team Radio, con Alberto Antonini

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