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F1 e MotoGP, un 2024 da 74 gare e 10 concomitanze

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I ricchi pranzi e le grandi cene di queste festività natalizie non possono far altro che far venire in mente, agli appassionati di motorsport, il 2024 che verrà. Anche i calendari di Formula 1 e MotoGP sono stati messi all’ingrasso, in nome della grande richiesta dei mercati e del business.

La grande abbuffata tra sprint e Gran Premi

In questi ultimi anni, oltre al crescente numero di fine settimana impegnati, anche il proliferare delle gare nello stesso weekend hanno aumentato gli impegni, sia per gli addetti ai lavori, che per gli appassionati. Tra Formula 1 e MotoGP, nel 2024 saranno rispettivamente 24 e 22 gli appuntamenti. Il numero di gare sarà però quasi il doppio. La F1 infatti disputerà 6 gare corte al sabato, mentre la MotoGP, come successo quest’anno, raddoppierà con le Sprint Race, arrivando a 44 gare. In totale, le corse saranno 74 tra i due campionati. E tutto questo senza contare i 12 round, per 3 gare ciascuno, del Mondiale Superbike, che porteranno ad un computo totale di 110.

Volendosi sbizzarrire in un rapido calcolo del tempo minimo che si dovrà passare davanti alla TV nel 2024 per guardare i massimi campionati a quattro e due ruote, si possono prendere per ipotesi circa 100 minuti per un GP di F1 e 30 minuti per le Sprint, mentre potrebbero bastare circa 42 minuti per le gare lunghe della MotoGP e 21, la metà, per le corse del sabato. Il risultato verrebbe di 3966 minuti, quindi 66 ore, per gustarsi tutte le gare.

Più gare, più coinvolgimento?

 

L’idea di base di Liberty Media e Dorna è quello che avere più sessioni decisive crei più attesa negli spettatori, soprattutto quelli in pista, che sarebbero maggiormente invogliati ad acquistare i biglietti anche per giornate solitamente meno appetibili. Anche i telespettatori sarebbero più coinvolti e invitati a seguire i campionati in TV, con meno sessioni di prove libere, prive di agonismo, e più tempo in pista capace di determinare le sorti dei mondiali. Per alcuni, questo potrebbe portare ad una sorta di bulimia motoristica, ma al momento i risultati economici sembrano dare ragione agli organizzatori. Spesso il rumore social o i commenti di piloti e team manager non vanno di pari passo con i riscontri cari ai detentori dei diritti commerciali delle manifestazioni, ovvero quelli dei bilanci di fine anno.

Le concomitanze del 2024

Questo dilatarsi dei calendari mette in evidenza anche un risvolto sempre più attuale, ovvero le concomitanze. I weekend in comune saranno invece dieci, poco meno della metà degli appuntamenti della MotoGP. Quasi sempre gli orari non saranno coincidenti, dato l’inizio sfalsato per le gare europee della Formula 1, ideato proprio per evitare le concomitanze con la MotoGP. Uno di questi, quello del 9 e 10 marzo, sarà anche agevolato dal fatto che la F1 correrà al sabato. Di seguito l’elenco dei dieci weekend comuni del 2024:

9-10 marzo: F1 Bahrain, MotoGP Qatar

7 aprile: F1 Giappone, MotoGP Argentina

26 maggio: F1 Monaco, MotoGP Catalunya

30 giugno: F1 Austria, MotoGP Assen

7 luglio: F1 Gran Bretagna, MotoGP Germania

1 settembre: F1 Italia, MotoGP Aragon

22 settembre: F1 Singapore, MotoGP India

20 ottobre: F1 USA, MotoGP Australia

27 ottobre: F1 Città del Messico, MotoGP Thailandia

3 novembre: F1 San Paolo, MotoGP Malesia

Le gare aumenteranno ancora?

Una riflessione comune è se i calendari si allungheranno ancora o se siamo arrivati al limite. È difficile dirlo, sebbene possa sembrare complesso aumentare ancora a dismisura gli impegni. Al momento la Formula 1 è arrivata al numero massimo di eventi annuali possibili, mentre la MotoGP non si è ancora posta il problema. È possibile che, se la richiesta da parte degli organizzatori in tutto il mondo non dovesse diminuire, nei prossimi anni ci troveremo a commentare un nuovo record di gare. Anche in quel caso, sarà complesso capire se gli appassionati siano favorevoli o contrari alla grande abbuffata motoristica. 

 

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