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F1 | Piove a SPA. GP a rischio?

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Possibilità d rivivere un GP del Belgio 2021? Il maltempo non dà tregua a Spa. È caduta molta pioggia nei giorni scorsi e ne è prevista ancora nei prossimi in cui le monoposto scenderanno in pista. La situazione potrebbe essere critica anche intorno al circuito, anche se per il momento sembra essere tutto sotto controllo.

Un evento da monitorare

Al momento non c’è niente di certo se non che l’acqua sta scendendo incessantemente da giorni sulla località belga. L’ultimo GP prima della sosta estiva potrebbe diventare una situazione critica per tutti, dai fans ai piloti. La pioggia scende insistentemente da giorni a Spa e questo sta provocando non pochi problemi a chi deve raggiungere il tracciato e a chi scenderà in pista per le prime prove che si terranno oggi alle 13.30 e le qualifiche per la gara di domenica, che invece saranno già questo pomeriggio (format del weekend per la gara sprint, ndr) alle 17.

I precedenti di Spa

È noto ormai che il circuito delle Ardenne sia tanto bello e particolare quanto pericoloso, soprattutto considerate le velocità che raggiungono le vetture. Se ci aggiungiamo anche l’acqua allora rischiamo che lo svolgimento del GP 2023 del Belgio possa riscontrare qualche criticità.

Nel 2021 la gara fu fatta partire in regime di Safety Car per la poca visibilità e quindi l’alto rischio per i piloti. Fu poi interrotta e ripresa dopo qualche ora sempre dietro la vettura di sicurezza. Dopo due giri la corsa fu dichiarata terminata e venne assegnata la metà dei punti. Una decisione che scatenò polemiche e malcontenti, ma che in quel caso fu presa proprio pensando all’incolumità dei piloti.

Diversamente è andata quest’anno in Gara 2 della FRECA. Sotto la pioggia e in regime di SC, la corsa è stata fatta ripartire per compiere un ultimo giro ed è poi avvenuto l’incidente in cui ha perso la vita Dilano Van’T Hoff, giovane pilota del Team Motorsport. Il tracciato si era dimostrato pericoloso anche in condizioni di asciutto nel 2019 con una dinamica simile a quella accaduta un mese fa. In quell’occasione fu Antoine Hubert a perdere la vita.

Il confronto tra i piloti

Dopo quanto successo e considerato i limiti, soprattutto di visibilità, che presenta la pista, ieri i piloti si sono confrontati nella GDPA (Grand Prix Drivers’ Association) anche alla luce delle previsioni meteo che sembrano non migliorare per il fine settimana di gara. Senza dimenticare il format particolare con solo una sessione di prove libere a disposizione.

George Russell, pilota Mercedes e presidente del GDPA, nelle sue dichiarazioni è stato molto lucido nell’analizzare tutta la situazione: «Spa è in cima alla lista dei circuiti più pericolosi del Mondiale, assieme a Jeddah, Monaco e anche Suzuka. E poi c’è il meteo: correre sotto la pioggia scrosciante è come guidare in autostrada senza tergicristalli. Non si vede nulla»

«Non credo ci siano soluzioni nel breve termine. Credo che Spa sia un tracciato sicuro, in fin dei conti. Bisogna, però, trovare il modo di migliorare la visibilità in caso di condizioni meteo estreme. Cancellare una gara non è mai la soluzione ideale, ma nessuno vuole un altro grave incidente».

Il pilota della Mercedes ha voluto dare anche rassicurazioni in merito allo svolgimento del Gran Premio. «Penso che la corsa della domenica ci sarà – ha dichiarato il pilota inglese – Ma la FIA dovrà prendere delle decisioni coraggiose. Nessuno vuole ripetere il 2021, ma bisogna capire che, quando vai 320km/h sotto la pioggia, non vedi nulla. Se non riesci a vedere 50m davanti a te e accade qualcosa, potrebbe verificarsi un altro gravissimo incidente».

«Personalmente, credo che categorie come la F3 non dovrebbero correre con 30 macchine qui, con la pioggia, o in nessun’altra condizione, a dire il vero. Le misure di sicurezza vanno migliorate, specialmente nelle categorie minori».

Possibili criticità per la viabilità

Abbiamo notizie di frane nella zona del circuito, che probabilmente potrebbero essere anche di eventi non recenti, come ci hanno riportato alcune nostre fonti in loco. Albert Fabrega, noto reporter spagnolo sempre sul pezzo e pronto a divulgare news con il suo profilo Twitter, non accenna a nessun tipo di problema e non ha lanciato nessun allarme sulla situazione nei dintorni del circuito. Fu lui uno dei più informati a maggio quando a Imola fu cancellato il GP del Made In Italy e dell’Emilia Romagna a causa delle alluvioni e de criticità subite dal territorio dopo giorni di pioggia incessante. Questo ci fa credere che non ci siano attualmente e che non sono previste grosse criticità agli impianti, agli accessi e alle strade che porteranno le orde di tifosi sulle tribune e sulle colline tra i boschi.

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