F1 – Statistiche e Curiosità: Ricciardo e gli altri “Aussie” della Formula 1

La nostra Formula 1 riabbraccia uno dei suoi figli più amati degli ultimi anni. E’ infatti notizia di pochi giorni fa del ritorno alle corse di Daniel Ricciardo, chiamato da Christian Horner a risollevare le sorti di un’Alpha Tauri sempre più alla ricerca dell’identità perduta e risucchiata senza accenni di reazione nelle zone meno prestigiose della classifica. E da chi ripartire se non dall’australiano più longevo (in termine di Gran Premi disputati) della storia della Formula 1? Ecco da dove prende il via il viaggio di questa speciale edizione di ‘Statistiche e Curiosità’, interamente dedicata ai piloti australiani del prestigioso mondo della F1.

Il primo “aussie”, come si definiscono amichevolmente gli australiani tra loro come a Bologna ci si saluta tra “vez” o più a sud tra “cumpà”, fu subito una leggenda. Jack Brabham si avvicinò al mondo della Formula 1 nel 1955, mentre due anni più tardi toccò ad un ragazzo che di cognome faceva England e che per sua sfortuna si ritirò dall’unico gran premio disputato, quello di Germania del 1957. Queste due apparizioni fecero da apripista per i piloti dell’emisfero est australe nella Formula 1.

Durante la propria carriera di pilota, che come detto ha avuto inizio negli anni ’50 con una monoposto da corsa in parte costruita da lui stesso sulla base di una Cooper, Jack Brabham si laureò campione del mondo di Formula 1 per tre volte: nel 1959, nel 1960 e nel 1966. La vittoria del campionato nel 1966 fu particolarmente significativa poiché Jack diventò il primo pilota nella storia di questo sport a vincere il campionato mondiale con una vettura da lui stesso costruita, la Brabham Racing Organisation. Terminata l’esperienza di guida Black Jack si concentrò sull’attività di costruzione di vetture da corsa e sulle competizioni. il suo successo come pilota-costruttore aprì la strada a una nuova generazione di team indipendenti nella massima categoria del motorsport, oltre che ad essere d’esempio per i tanti connazionali desiderosi di destreggiarsi nel mondo della Formula 1.

Tra i talenti australi che si affermarono nel mondo delle corse automobilistiche non possiamo poi che soffermarci sul campione del mondo 1967 Denny Hulme, neo zelandese di nascita, ma che fin da subito entrò sotto la supervisione di Brabham che ne dedusse subito il talento per poi accompagnarlo in un percorso ricco di soddisfazioni tra cui, come detto, la vittoria del mondiale 1967. in appena 17 anni di Formula 1 ben 4 titoli andarono ad Australia e Nuova Zelanda, ma il futuro non sarebbe stato altrettanto roseo in termini di risultati.

Gli anni ’70 furono testimoni del coraggioso ingresso in Formula 1 di una schiera di talentuosi piloti australiani, pronti a sfidare il mondo delle quattro ruote.: Warwick Brown, Brian McGuire, Larry Perkins, Tim Schenken, Vern Schuppan  e Dave Walker. Provenienti per lo più da altre discipline sportive, affascinati dal richiamo dell’adrenalina e dal fragore della Formula 1, si lanciarono verso il sogno della gloria. Nonostante le loro speranze si fossero infrante in modo repentino da quel gruppetto si issò nell’olimpo del Circus un pilota in particolare. Parliamo niente di meno che di Alan Jones, ultimo aussie a conquistare un mondiale di Formula 1, con la Williams nel 1981, e secondo in assoluto come numero di vittorie di Gran Premi, 12.

Gli anni 80 e 90 videro poi un affievolimento della partecipazione australe al Campionato mondiale con risultati tutt’altro che soddisfacenti, questo fino all’ingaggio nel 2002 di un ragazzone di Queanbeyan chiamato Mark Weber. Il talento, la solidità inossidabile e l’affidabilità di Mark Weber lo elevarono al rango di protagonista indiscusso nell’epoca d’oro della RedBull, quando la scuderia dominò sovrana negli albori degli anni 2010. Nel corso della sua lunga permanenza nel team austriaco, tra il 2007 e il 2013, Weber riuscì a tessere un intenso legame con un giovane Sebastian Vettel, diventando indiscutibilmente uno dei migliori “secondi” di sempre, sapientemente a fianco del suo talentuoso compagno di squadra.

Arriviamo poi così ai giorni nostri, con una componente australiana in Formula 1 che non disprezza l’italiano, visto l’heritage di Ricciardo e Piastri, e che ci fa un minimo inorgoglire e stupire come nel caso del 4° posto di Oscar di due domeniche fa. Oscar Piastri e il ben tornato Daniel Ricciardo sono pronti a scrivere nuove pagine nel grande libro della storia della Formula 1.

Riepiloghiamo dunque alcune statistiche dei piloti australianiin Formula 1:

• Record mondiali vinti: Jack Brabham 3 mondiali
• Record gare vinte: Jack Brabham 14 vittorie
• Record podi ottenuti: Mark Weber, 42
• Record Pole Position: Jack Brabham – Mark Weber, 13
• Record di Gp disputati: Daniel Ricciardo, 232
• Record punti ottenuti: Daniel Ricciardo 1311 (Dato puramente statistico che non tiene conto dell’evoluzione del sistema di punteggio)
• Il primo ad aver partecipato ad una gara di Formula 1: Jack Brabham, 16 luglio 1955
• Il primo ad aver conquistato punti in una gara di Formula 1:Jack Brabham, 18 maggio 1958
• Il primo ad aver conquistato una vittoria in Formula 1: Jack Brabham, 10 maggio 1959
• Il Primo ad aver conquistato un Campionato di Formula 1: Jack Brabham, 1959 
• L’ultimo ad essersi affacciato al mondo del Circus : Oscar Piastri, 5 marzo 2023

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