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FIA Girls On Track | L’ultima chance

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Nel cuore della Rossa della Motor Valley, a Maranello, è iniziato il quarto e ultimo capitolo di FIA Girls On Track – Rising Star, ovvero la selezione tutta al femminile operata dalla commissione FIA Women in Motorsport, Iron Dames e Ferrari Driver Academy.

Ormai il contest iniziato nel 2020, anno in cui venne fuori la prima ragazza vincitrice, una certa Maya Weug, è arrivato alla sua ultima edizione, quella dalla quale uscirà la quarta vincitrice e la prossima quota rosa della FDA, che potrebbe avere occasione di vestire anche i colori del celebre progetto femminile di Deborah Mayer. Oltre a Maya negli scorsi anni sono arrivate Laura Camps Torras e Aurelia Nobels.

L’albo d’oro e le carriere delle vincitrici

La portacolori olandese, ma titolare di tre passaporti diversi, ha costruito la sua carriera in F4, prima di sbarcare in Formula Regional nel 2023 con KIC Motorsport, team con cui correrà anche la prossima stagione sempre in FRECA. La sua crescita è evidente, anche se forse l’anno della verità potrà essere il 2024 per la giovane pilota. Fin qui ha ottenuto sei piazzamenti a punti, che in futuro dovranno essere concretizzati maggiormente, per fare il salto di qualità.

Laura invece ha osservato dietro le quinte svolgendo qualche test in Formula 4 con la livrea colorata di Iron Dames, ma ad oggi ha avuto poche occasioni per fare una stagione completa dietro al volante. L’iberica recentemente ha però ottenuto l’occasione di guidare in un campionato a ruote scoperte: L’Indian Racing League. Il Team che l’ha ingaggiata è Hyderabad Blackbirds e gli darà modo di correre la sua prima gara su una monoposto. Certo Laura non si immaginava che la sua prima occasione arrivasse dall’India, ma è aprtita carica di entusiasmo, pronta a portarsi a casa un bagaglio di esperienza in più. Nella prima gara ha messo in mostra la sua tenacia. Scattata dodicesima in griglia è riuscita ad arrivare quinta sotto il traguardo, ma la sua posizione finale non è un risultato banale per lei. Questo perché è stato raggiunto sotto un diluvio torrenziale, condizione di cui lei non è amante, e questo lo rende ancora più significativo.

La terza vincitrice, Aurelia Nobels, quest’anno ha avuto l’opportunità di fare da portacolori di FDA, Prema e Iron Dames nella F4 italiana e in quella europea. La sua non è stata una stagione facile, più di ambientamento forse, che però le dovrà servire per migliorare e crescere guardando al futuro.

La prossima scelta

In questi giorni è in svolgimento in casa Ferrari il quarto appuntamento che eleggerà il nuovo volto femminile. Le quattro finaliste provengono dalla Danimarca, dall’Ecuador, dalla Germania e dall’Australia. La ragazza portacolori dell’Oceania si chiama Joanne Ciconte, mentre la rappresentante del Sud America si chiama Domenika Arellano. Le altre sono Mathilda Paatz e Alba dal Nord Europa.

Le ragazze si stanno mettendo in mostra tra la pista di Fiorano e i simulatori per mostrare il loro talento, con il fine di entrare a far parte di quelle realtà che gli permetterebbero di crescere inseguendo i loro sogni. Anche le quattro finaliste del programma junior – l’ungherese Bianca Nagy, l’olandese Eva Dorrestijn, la Britannica Annabella Fairclough e la lituana Vanesa Silkunaite – sono state scelte e convocate a Maranello per seguire dei programmi che verranno analizzati per trovare i feedback di cui avrà bisogno FDA, prima di scegliere le due vincitrici, una per categoria.

Oltre ai responsabili dell’accademia ferrari, le otto giovani saranno consigliate e affiancate da chi ci è passata prima di loro, oltre a Deborah Mayer, che segue sempre da vicino i progetti di cui fa parte e i responsabili della Scuola Federale ACI. Questo per permettere alle ragazze di tirare fuori la miglior versione di loro stesse e per dimostrare le loro potenzialità al 100%, non solo in pista, ma anche nel metodo di lavoro, che sarà poi il dettaglio fondamentale per il loro futuro e la loro carriera.

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