Motor Valley
Finali Mondiali Ferrari | Owen, Hassid e Cheng trionfano a Imola
Oggi alle Finali Mondiali Ferrari si sono proclamati i vincitori delle tre gare che si sono disputate all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
Nell’ultimo giorno delle Finali Mondiali Ferrari si sono svolte le tre gare che hanno chiuso l’evento. Nonostante il meteo variabile non sono mancate le battaglie in pista. Owen, Hassid e Cheng sono i vincitori di giornata.
Coppa Shell AM
Nonostante la pioggia dia tregua, l’asfalto rimane umido, mettendo a dura prova le abilità dei piloti. Nelle prime fasi di gara è E. Cheung, con la Ferrari #198 di Formula Racing, che prende il comando riuscendo a mantenere la testa della corsa dalla pole position. Dietro di lui si accoda Hertner di Gohm Motorsport.
Seguono Sandmann, Skrimpias, Kamstrup e Shair nelle prime sei posizioni. Alla prima variante si gira subito la 296 #424 di Check, che poi riparte in fondo al gruppo.
Dopo pochi giri è il tedesco con la #159 a prendere il comando a seguito di una serie di giri veloci che lo hanno avvicinato a Cheung. Hertner guida la corsa fino a 22 minuti dalla fine, quando commette un errore alla seconda delle Acque Minerali e si insabbia nella ghiaia. Il canadese con #198 torna in testa seguito da Sandmann con la #186 e Skrimpias con la #168.
Viene chiamata in pista la Safety Car per ricompattare il gruppo e permettere ai commissari di recuperare la vettura di Gohm Motorsport. Alla ripartenza il gruppo sfila via in modo lineare.
Le posizioni di testa rimangono tali fino alla fine della gara con Sandmann che prova nel finale ad attaccare Cheung per la vittoria. Nelle retrovie invece si accedono battaglie e duelli con molti sorpassi.
Il canadese con la Ferrari #198 non molla e alla fine trionfa. Dietro di lui Sandmann e Skrimpias.
Coppa Shell & 488
Iniziano male le Finali Mondiali per la vettura #173 di Corinna Gostner che finisce lunga durante il giro di formazione. A prendere la testa della corsa è Hassid con la #167, seguito da Shirasaki con la #140 di Rosso Scuderia.
Il francese comanda la gara e si difende dal giapponese che gli resta attaccato. A metà gara viene chiamata la Safety Car in pista per un botto violento della Ferrari 296 #151 di Dhillon. Il pilota esce illeso dall’incidente.
Al momento della SC nella categoria riservata alle 488 è Wietlisbach a comandare. Il pilota svizzero, partito dalla pole si è difeso bene. Dietro di lui si trovano Fontana, subito dietro, e Pitorri più staccato.
Dopo la ripartenza l’ennesimo incidente pone fine prematuramente alla corsa. La Ferrari 296 #140 di Shirasaki, che era in seconda posizione non vede la vettura #122 di Ritzi; le due Ferrari collidono sul rettilineo che porta al Tamburello e quella del giapponese finisce contro le barriere.
Bandiera rossa esposta e con 2 minuti e 41 secondi alla fine della gara, viene deciso di terminare cosi La Finale Mondiale della Coppa Shell & 488. Il vincitore è Hassid, davanti a Ritzi e Kirchmayr.
Trofeo Pirelli
A guidare le prime fasi di gara è Altoè con la 296 #2, davanti a Ludwig sulla #8 e Medler del Ferrari Challenge North America con la #315. Cominciano a scendere le prime gocce di pioggia e arriva anche il primo incidente. La Ferrari #89 di Zibrandtsen sbatte sul rettilineo principale e attraversa la prima variante andando a colpire la #13 di Coluccio, che incolpevole si trova nella ghiaia.
Viene esposta la bandiera rossa per ripulire la pista dai detriti. Alla ripartenza Altoè si mantiene davanti, ma la pioggia rimescola le carte. L’intensità della pioggia aumenta e i piloti sono costretti a rientrare per montare le rain. Altoè rimane in pista ma fatica a tenere dietro Ludwig.
Nel frattempo Owen con le gomme da bagnato rimonta e sorpassa Altoè per la prima posizione, il quale decide di fermarsi insieme al suo rivale con la #8. Ora la classifica recita Owen, Marzialetti e Valint.
A sei minuti dalla fine Logan finisce nella ghiaia e si insabbia con la sua Ferrari #370. Viene chiamata la Safety Car in pista e la gara termina sotto regime di neutralizzazione. A vincere è Owen con la #26, davanti a Marzialetti con la #12 e poi a seguire la #86 di Valiant.
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