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Elena Penazzi: «Abbiamo imparato dal passato. Imola non credo sia seconda a nessuno»

In occasione dell’arrivo della F1 a Imola, Elena Penazzi ci racconta come sono andati i preparativi per l’evento e le attività in programma

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Elena Penazzi, Assessore all'Autodromo, Turismo e Servizi al Cittadino per il Comune di Imola
Elena Penazzi, Assessore all'Autodromo, Turismo e Servizi al Cittadino per il Comune di Imola (© isolapress)

Nei giorni che precedono il GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna di Formula 1 a Imola, abbiamo intervistato Elena Penazzi, l’Assessore all’Autodromo, Turismo e Servizi al Cittadino che ci ha fatto un’anteprima di tutto l’evento; dalle migliorie apportate fino alle attività in pista e no organizzate per rendere indimenticabile l’esperienza di tutti coloro che arriveranno in città questa settimana.

Voglia di riscatto

Quali sono le sensazioni alla vigilia del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna?
«La sensazione è un po’ particolare rispetto agli altri gran premi, perché è come se fosse il primo dopo una brutta circostanza occorsa nel 2023, in cui è stato doveroso annullare l’intero evento. Questo è un anno di vero e proprio riscatto. Ci sentiamo carichi e consci della responsabilità che abbiamo»

«Dal 2020 ad oggi sono stati tutti gran premi particolari: il primo e quello del 2021 a porte chiuse; il 2022 è stato il primo anno a porte aperte, ma in un momento in cui ci scontravamo ancora con la realtà del Covid e il 2023 doveva essere il vero anno per la ripartenza di Imola. Quindi lo sarà il 2024. Ci crediamo e lo vogliamo. Sappiamo che è una sfida difficile, considerando la Formula 1 di oggi, ma Imola non credo sia seconda a nessuno».

L’ultima volta che la F1 è arrivata ad Imola era il 2022. Un evento che ha lasciato soddisfazione per quanto fatto e qualche dettaglio da migliorare. Da dove si è ripartiti per preparare il GP del 2024?
«Nel 2022 c’erano ancora delle situazioni che non conoscevamo bene. Abbiamo provato a fare il meglio, ma sono emerse alcune accortezze che andavano migliorate. Per quest’anno abbiamo reso migliori le asfaltature e anche alcune tribune, che dal 2022 sono anche aumentate. Quindi avremo più disponibilità di posti e strutture nuove montate ad hoc per l’evento. Abbiamo spazi completamente rinnovati anche per la Fan Zone, che sarà al livello di quelle internazionali degli altri circuiti».

«Questo nel 2022 mancava, nel senso che non eravamo ancora in quel target che richiedeva la F1 moderna, ma ci ripresentavamo per la prima volta in quel mondo. Nel 2023 eravamo pronti per fare il salto; nel 2024 stiamo riprendendo tante delle cose che avevamo pronte lo scorso anno, ma le abbiamo migliorate ancora. Il WEC ci ha dimostrato che anche in caso di pioggia non ci sono stati problemi o lamentele legate al terreno fangoso e per questo procediamo verso l’evento con molto ottimismo».

La 6 Ore di Imola del WEC insegna

Come hai vissuto l’esperienza del WEC nel tuo ruolo di Assessore all’Autodromo?
«Dal punto di vista dell’amministrazione ci abbiamo creduto molto nell’evento della 6 Ore di Imola del WEC. Abbiamo visto come loro lavoravano con l’ELMS e con la 24 Ore di Le Mans. Ci è piaciuta molto la potenzialità che offre questo campionato. Dai numeri si percepisce che il WEC è una realtà in crescita sia come ascolti che come pubblico. Imola è pronta per ospitare eventi di questo genere e quindi per candidarsi a rimanere nel calendario e aiutare anche la competizione a crescere».

Durante il WEC è stato possibile unire le attività in pista ad alcuni eventi organizzati nel centro storico a pochi passi dal circuito. Come reputi questa sinergia, quasi unica, tra l’autodromo e la città?
«Sono stata molto contenta per il fatto che il WEC stesso ci abbia spronato ad usare il centro storico come sponda a quanto avveniva in pista. Anzi è uno dei motivi per cui hanno scelto proprio Imola, in quanto il tracciato si trova a 900 metri dal centro della città. Poter fare degli eventi a pochi minuti dal paddock è una particolarità che il WEC apprezza».

«La sinergia tra Comune e autodromo ci deve essere, perché anche portare 108 piloti sotto l’androne del comune richiede un’organizzazione notevole, ma noi abbiamo dimostrato di essere attrezzati».

Il coraggio di sognare

Tra i tanti eventi che faranno da contorno alla Formula 1 ci sarà ” Il coraggio di sognare”. Raccontaci cosa ci possiamo aspettare e le tue emozioni per un progetto che hai visto nascere e per cui ti sei mossa in prima persona.
«In questa bella avventura mi ci ha spinto il motore di Carolina Tedeschi. Già nel 2022 si è creata una bellissima energia e nel 2023 era già tutto pronto. Quest’anno abbiamo cambiato alcuni relatori e come punto di forza, voluto e cercato da Carolina, abbiamo Andrea Kimi Antonelli. Chi meglio di lui, che gira il mondo tra una gara e l’altra con i libri di scuola, può raccontare ai suoi coetanei “Il coraggio di sognare”».

«Sono molto contenta perché le scuole hanno risposto molto bene. Ci sono state ad oggi ben 260 adesioni soprattutto dal polo liceale. Mi fa molto piacere che riusciamo ad avere in presenza Stefano Domenicali, il quale potrà parlare davanti a chi oggi sta frequentando il suo stesso liceo».

«Queste saranno tutte testimonianze che racconteranno veramente come “Il coraggio di sognare” può far realizzare i propri sogni; noi abbiamo bisogno di far sognare i ragazzi e l’Autodromo può essere veramente una fucina di idee per far permettere ai più giovani di concretizzare i loro desideri».

Tu hai vissuto l’autodromo fin da piccola. Poi ci hai lavorato. Oggi rappresenta un luogo che lega la tua infanzia e la tua gioventù al tuo presente. Cosa significa vederlo diventare un punto di riferimento a livello internazionale nei calendari delle competizioni motoristiche più importanti?
«Quando ami qualcosa e hai passione dai tutto te stesso. Questo vale non solo per me, ma per tutta la squadra che lavora per l’autodromo, a partire dal sindaco Marco Panieri. Con la passione si riescono ad ottenere dei risultati e vuoi per quella cosa il meglio possibile. Quindi dovendo pensare ad una crescita della struttura autodromo pensi al meglio del meglio».

«Ben vengano le gare importanti e i palcoscenici internazionali, ma dobbiamo dire di sì anche ai miglioramenti delle strutture e della qualità del lavoro in autodromo, oltre che portare esperienze che possano regalare qualcosa alla comunità».

Un autodromo poliedrico

Proprio per questo quanto è importante diversificare le attività in circuito?
«É fondamentale. Le persone devono vedere e vivere l’autodromo. Devono toccare l’asfalto, percepire cos’è l’autodromo. Farlo conoscere e aprirlo a tutti è la chiave. Per tutti gli eventi io chiedo se posso portare un gruppo di ragazzi dentro. Per il WEC ne abbiamo portati alcuni, che hanno iniziato a respirare l’atmosfera del circuito e a capire cos’è l’Autodromo di Imola, non solo dalla televisione. Magari ci sono state generazioni prima di queste che hanno percepito il tracciato come un disturbo. Ora ci sono moltissimi eventi e creiamo molte attività dentro al circuito».

WOW Women in Motor. Come è nato questo evento e quale era lo scopo quando lo hai pensato?
«Intanto vi lascio una notizia. Dato che a Imola non ci sarà la F1 Academy, abbiamo deciso e concordato con Formula 1 di fare un panel per WOW nella fan zone il sabato pomeriggio. Saranno presenti alcune protagoniste al femminile: Carolina Tedeschi, Nadia Gresini e Elena Alberti. Sarò presente anche io e insieme racconteremo come è nato WOW e cos’è. In realtà con WOW non vogliamo valorizzare solo la donna, ma condividere il ruolo della donna al di là del genere».

«L’evento non è per le donne, ma per tutti. Sì alle ragazze e alle donne nel mondo dei motori, ma non deve essere l’affermazione di un genere, bensì un argomento condiviso. Alla fine deve diventare normale che donne e uomini facciano le stesse cose. La cosa che mi fa più piacere, infatti, è che in sala durante la seconda edizione ci fossero molti uomini».

Cosa ti auguri per il futuro dell’autodromo?
«Mi auguro che segua il filone dell’innovazione. Non solo nell’automotive, ma che non si fermi mai e che sia pronto ad accogliere tutte le sfide che il futuro lancia costantemente. Mi auguro che sia un autodromo sempre dinamico e in continua evoluzione».

Lasceresti un messaggio a tutti i tifosi che arriveranno a Imola per il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna?
«Credo che i tifosi non si debbano perdere questo gran premio, perché anche come ci ha dimostrato il 1° maggio, in questo GP ci saranno due piloti in più. Ci saranno tantissimi momenti di ricordo per Roland Ratzenberger e Ayrton Senna. Ci sarà Sebastian Vettel con la McLaren MP4/8 in pista e tante altre cose che vuole fare. A chi è indeciso dico di venire a viverlo».

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