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Lamborghini | La SC63 debutta in pista

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La nuova creatura della Casa del Toro ha mosso i primi passi in pista. Dopo la presentazione avvenuta a Goodwood durante il Festival of Speed, lo scorso 13 luglio, ora è tempo di far correre veloci le ruote sull’asfalto per collezionare i dati e portare avanti lo sviluppo prima dell’omologa definitiva.

Il primo test all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola

Il calendario di Iron Lynx e Lamborghini sarà fitto di sessioni di test, almeno uno a settimana, per arrivare al giorno dell’omologazione pronti. La SC63 ha svolto lo shakedown a Vallelunga prima di recarsi a Imola, circuito che dista solo una settantina di chilometri da Sant’Agata Bolognese, per svolgere il primo vero test, che è servito ai tecnici per portare avanti i lavori di calibrazione e debugging, ovvero la ricerca e la correzione di eventuali errori di sistema. La vettura è apparsa tra i saliscendi del tracciato romagnolo con una livrea carbon look, che ha evidenziato già alcune piccole accortezze aerodinamiche come le quattro alette comparse sul tetto dell’abitacolo e le due aggiuntive sull’ala posteriore.

Il circuito del Santerno, che ospiterà ad aprile la seconda tappa del prossimo mondiale WEC, ha così potuto assaggiare il rombo del motore V8 biturbo che monta la LMDh Lamborghini. Due giornate all’insegna della comprensione e del lavoro, non solo per gli ingegneri, ma anche per i tre piloti ufficiali: Caldarelli, Bortolotti e Kvyat. I tre alfieri Lamborghini sono stati chiamati a macinare i primi chilometri e a prendere sempre più confidenza con la vettura che guideranno in gara nel 2024. Grosjean, quarto dei driver annunciati fino ad ora, non era presente, ma non mancherà occasione per il francese di testare la vettura con cui molto probabilmente prenderà il via nel campionato endurance americano.

La SC63 in uscita dalla pit lane di Imola durante i primi test – credits to Media Lamborghini

A lavoro tra elettronica, motore e aerodinamica

Il focus è stato posto nella calibrazione del nuovo motore V8 biturbo, il primo interamente sviluppato da Lamborghini Squadra Corse, e nella messa a punto del cambio Xtrac. Seguendo infatti i regolamenti Hypercar e GTP, ogni costruttore potrà lavorare sulla rapportatura e personalizzarla prima che venga omologata per tutta la durata dei campionati WEC e IMSA. Gli ingegneri hanno lavorato anche sull’elettronica, in particolare sul traction control e il limitatore di velocità, sulla mappatura dell’aerodinamica e sul sistema di raffreddamento del cuore pulsante del prototipo.

Testa al Qatar con le ultime due incognite piloti

Chiaramente l’obiettivo della squadra è quello di essere il più rodati possibile anche in vista del primo appuntamento fissato per l’anno nuovo: Qatar 1.812 km. Il round orientale rappresenterà quindi il debutto ufficiale della SC63 e l’inizio del Mondiale Endurance 2024. La vettura della Casa emiliana salterà infatti la storica 24 Ore di Daytona, primo impegno del calendario IMSA Weathertech Sportscar Championship.

Ancora ignoti i nomi degli ultimi due piloti che completeranno i due equipaggi. Voci di pit lane che si rincorrono da tempo direbbero Raffele Marciello, attuale pilota per AKKODIS ASP Team nel GT World Challenge Europe ed ex cavallino della Ferrari Driver Academy, come quinto alfiere. Per il sesto ed ultimo posto invece la fantasia si scatena, con una Doriane Pin che potrebbe essere lanciata nelle massime serie endurance. Ma sulla piccola Iron Dames francese sono solo suggestioni che al momento rimangono tali.

La SC63 nella pit lane dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, al tramonto – credits to Media Lamborghini

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