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Maurice Trintignant, il gentiluomo conosciuto come “Le Pétoulet”

Il primo successo francese in Formula 1 arrivò a Monaco. Scopriamo chi era Maurice Trintignant che trionfò con la Ferrari nel 1955

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Maurice Trintignant, pilota francese che conquistò la sua prima vittoria a Monaco nel 1955
Maurice Trintignant, pilota francese che conquistò la sua prima vittoria a Monaco nel 1955 (© Ferrari)

La settimana del Gran Premio di Monaco è una delle più attese, per il glamour e l’eleganza che prendono il sopravvento sul Principato. Ma non solo questo: il GP di Monaco è particolare anche in pista. Può essere teatro di occasioni uniche, come nel 1955 quando un francese su una Ferrari regalò la prima vittoria in F1 alla nazione transalpina. Il protagonista di oggi è Maurice Trintignant.

I motori tra le vigne di famiglia

L’attività di famiglia era ben lontana dal mondo dei motori. Suo padre Fernand Trintignant era un viticoltore, ma i due piccoli di casa volevano correre e gareggiare; così Maurice decise di seguire il fratello Louis che aveva iniziato a gareggiare con una Bugatti negli anni ’30. L’inizio della sua carriera fu tutt’altro che semplice. Pochi anni dopo Louis morì  in un incidente di gara e quando nel 1938 Maurice decise di esordire nelle corse, dopo poco scoppiò la seconda guerra mondiale.

Finito il conflitto fu lui ad avere un incidente in cui rischiò gravemente la vita. Era il 1948 e a Berna si scontrò con le barriere, venendo catapultato in mezzo al tracciato. Fortunatamente gli altri piloti lo evitarono, ma lui rimase in coma per molti giorni prima di risvegliarsi e rimettersi del tutto.

Maurice Trintignant in Formula 1 per fare la storia

Con l’istituzione del Campionato Mondiale Formula 1 nel 1950, per Maurice si aprì una nuova avventura con Gordini che lo ingaggiò per correre con le sue vetture. Vinse la sua prima gara nel 1951, in una tappa non valevole per il mondiale e l’anno successivo ottenne i suoi primi punti.

Questi risultati e la costanza dimostrata incuriosirono Enzo Ferrari che lo scelse per la sua squadra di Formula 1. Il pilota di Sainte-Cécile-les-Vignes  non perse tempo e ottenne subito due podi nel 1954. La storia però la scrisse l’anno successivo, con due imprese scolpite nella storia della F1 e ancora oggi tramandate e ricordate.

Nel 1955 la stagione si apriva in Argentina. In terra sudamericana Maurice Trintignant fece qualcosa, che nel tempo è rimasto unico. Insieme a Farina, il pilota francese arrivò terzo e secondo nella stessa gara. Questo in virtù del regolamento che all’epoca permetteva di scambiarsi le vetture con i propri compagni di squadra. Trintignant si alternò alla guida di una Ferrari 625 e di una 553, completando una vera e propria impresa.

Quella giornata, dall’altra parte, fu talmente caotica che gli organizzatori a fine gara dovettero chiamare una società di revisioni per confermare i risultati.

In quella stagione però la vera magia arrivò a Monaco. Con la Rossa conquistò la sua prima vittoria in F1, che valse anche la prima corona per la Francia nel Campionato Mondiale. Quella vittoria valse anche la ventesima vittoria per la Scuderia Ferrari. Con quel successo Maurice si conquistò il suo posto nella storia della categoria e nella storia della squadra. Il francese ebbe un rapporto speciale con il tracciato monegasco, tanto da raccoglierci anche la sua seconda vittoria nel 1958 con la Cooper-Climax.

L’acuto di Le Mans

Il suo rapporto con la Motor Valley, non si fermò però alle vetture con le ruote scoperte, ma trovò radici anche nel mondo delle gare di durata. Infatti prima di iscrivere il suo nome nell’albo d’oro dei vincitori di F1, Maurice conquistò la gara leggendaria per eccellenza: la 24 Ore di Le Mans.

A bordo di una Ferrari 375MM, insieme a Gonzales, trionfò nel 1954. Due anni più tardi invece insieme a Gendebien ottenne un terzo posto generale e un secondo di classe. La sua carriera vanta anche una vittoria di classe nel 1953 ottenuta con la Gordini.

Nelle vetture Sportprototipi Trintignant conquistò anche altri risultati di prestigio con Ferrari e Maserati, come i podi ottenuti nella 1000 km del Nürburgring. 

Maurice Trintignant, “Le Pétoulet”

Finita la sua carriera in F1 nel 1964, si ritirò definitivamente dalle corse e decise di lavorare nell’attività di famiglia. Con il tempo produsse un vino speciale, che si chiamava “Le Pétoulet” in francese “escrementi di topo”. Questo dovuto ad un episodio nel secondo dopoguerra, quando rimase senza carburante durante una gara. La causa di quel problema fu poi ricondotta agli escrementi di topo, in quanto la vettura era rimasta parcheggiata in un fienile. Da quel momento il francese venne apostrofato così.

Oltre a questo Trintignant era conosciuto per la sua gentilezza, tanto da guadagnarsi il soprannome “Il gentiluomo”. Gentile con le persone, ma anche con la sua auto. Maurice aveva un guida pulita e fluida, che gli permetteva di non consumare le gomme. Questa sua caratteristica lo aiutò molto nella sua carriera permettendogli di essere veloce soprattutto sui tracciati con poca aderenza; come quelli cittadini.

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