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MotoGP | Bagnaia fuori dalla crisi post-Barcellona?

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Francesco Bagnaia in Indonesia è tornato alla vittoria, dopo aver perso nel sabato della Sprint Race la leadership del campionato. Il successo è stato propiziato da un errore di Jorge Martin, fin troppo veloce nella prima parte di gara e che ha forzato troppo la mano. Sono sicuro che in tanti, in quei momenti, avevano gli occhi fissi sul riquadrino dello spagnolo, che stava correndo ad una modalità razzo che difficilmente lo avrebbe portato lontano. Dietro di lui, Pecco ha cancellato i fantasmi del recente passato con una rimonta fenomenale.

Bagnaia in testa dalla quinta fila, nessuno come lui dal 2006

In Indonesia Bagnaia è stato il primo a vincere una corsa partendo dalla quinta fila, in condizioni di asciutto. L’ultimo a riuscirci fu Marco Melandri in Turchia nel 2006. Considerando i primi due giorni del weekend, tutt’altro che semplici con la fallita promozione dalla Q1 alla Q2 e dopo esser stato bloccato dietro al compagno di squadra Enea Bastianini nel corso della Sprint Race, il successo del campione del mondo in carica ha il sapore della rivincita. È una delle classiche vittorie che fanno morale e che fanno capire allo stesso piemontese che è ancora quello di prima della rovinosa caduta di Barcellona.

Il buio dopo Barcellona

Il brutto incidente del Circuit di Catalunya ci aveva infatti restituito un Bagnaia acciaccato e scosso. Difficile dimenticare un highside del genere, seguito dall’investimento delle gambe. È andata bene che il ducatista non abbia riportato alcuna lesione, ma è stato inevitabile il contraccolpo subìto all’animo. Nei tre GP successivi Bagnaia non era infatti andato oltre il secondo posto della Sprint dell’India e del GP del Giappone, tappe dominate quasi in toto da Jorge Martin, abile ad approfittare del momento di smarrimento del compagno di marca.

Bagnaia vs Martin, cosa aspettarsi ora?

Lo spagnolo del Pramac Racing ha sempre detto di non essere lui quello sotto pressione, dal momento che non guida per il team ufficiale Ducati. Questa è una grande verità, dal momento che, nella MotoGP, a nessun pilota di un team indipendente è mai riuscita l’impresa di diventare campione. La cattura di Mandalika potrebbe però aver minato la sicurezza del campione Moto3 2018, in un momento in cui la confidenza era oltre le stelle. Bagnaia è un campione che non è conosciuto per la sua abilità nell’infilarsi nella testa dei suoi avversari, come invece hanno fatto altri prima di lui, su tutti Valentino Rossi. In questa lotta mentale è sembrato più abile Martin, in queste prime schermaglie. Quello che è certo è che la lunga battaglia sarà sia in pista che fuori e la vincerà chi riuscirà ad avere la meglio su due avversari. Sè stesso e il rivale in campionato.

 

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