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Motor Valley

OSCA, l’ammazzagiganti con DNA Maserati

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Nata dalla passione e dalla voglia di rivalsa dei fratelli Maserati, quella di OSCA è la più classica delle storie di underdog: una piccola casa automobilistica nata nella Motor Valley capace di competere contro giganti del mondo dei motori.

Gli inizi

Nel 1937, la Officine Alfieri Maserati viene ceduta ad Adolfo e Omar Orsi; i fratelli Ettore, Ernesto e Bindo, che avevano portato avanti l’attività dopo la morte del fondatore Alfieri, firmano un contratto di cessione che include una loro consulenza decennale. Tuttavia, l’ambizione dei fratelli arde, e i tre non vedono l’ora di tornare protagonisti nel mondo delle competizioni motoristiche: ecco perché nel 1947, dopo la terminazione del loro contratto con Maserati, fondano OSCA, Officine Specializzate Costruzione Automobili. Dopo che gli Orsi avevano spostato la sede di Maserati a Modena, i fratelli decidono di tornare a Bologna per questa nuova avventura, in particolare a San Lazzaro di Savena. Nel giro di un anno, vede la luce la MT4, prima vettura targata OSCA: destinata alle competizioni della categoria 1,1 litri, montava un motore da 72 CV. Il suo debutto avviene nell’agosto di quell’anno, in occasione del Gran Premio di Pescara. Guidata da Franco Cornacchia, mostra segnali promettenti nella sua prima uscita, ma non riesce a terminare la gara; la MT4 ha però subito l’occasione di rifarsi: appena un mese dopo, nelle mani dell’esperto “Gigi” Villoresi, conquista la vittoria nel Gran Premio di Napoli, ottenendo così il primo successo della storia dell’OSCA. Negli anni successivi, la casa bolognese concentra i suoi sforzi nel campionato italiano di categoria 1100 cc, dove in poco tempo diventa la vettura di riferimento; i risultati non si fanno attendere: la MT4 conquista il titolo sia nel 1949 che nel 1950.

Anni d’oro

Il periodo successivo è il più fruttuoso per OSCA, che conquista rapidamente la reputazione di ammazzagiganti, valicando anche i confini italiani: la piccola officina di San Lazzaro compete sempre per i risultati più ambiti, sfidando avversari ben più blasonati. I successi più straordinari e inaspettati arrivano in Florida, nella 12 Ore di Sebring, dove nel 1953 la MT4 ottiene una vittoria di classe; lo stesso anno, nelle mani del francese Jacques Peron, ottiene anche una prestigiosa vittoria assoluta nel Tour de France, battendo una concorrenza spietata. Il trionfo più sbalorditivo arriva però alla 12 Ore di Sebring del 1954. OSCA porta una MT4 equipaggiata con un motore da 2 litri, nata dall’ambizione a partecipare al campionato mondiale sport e alla Mille Miglia; schierata dal team semi-professionistico Briggs Cunningham, e guidata dal leggendario Stirling Moss, la OSCA MT4 sconfigge colossi dell’automobilismo, su tutti Lancia e Aston Martin, e conquista un’inaspettata vittoria assoluta: un successo che suggellerà la reputazione della casa bolognese agli occhi di tutto il mondo.

Nel 1952, i fratelli Maserati avviano anche un progetto per una monoposto F2, con l’intenzione di partecipare al campionato mondiale di Formula 1. Nonostante il buon potenziale, i fratelli perdono rapidamente interesse in questo percorso, lasciandolo in secondo piano rispetto ad altri obiettivi; lo sviluppo della monoposto rallenta quindi vistosamente, e non riesce a ottenere risultati di rilievo.

La MT4 che nelle mani di Stirling Moss ottenne la vittoria assoluta alla 12 Ore di Sebring 1954 (source: Oscaownersgroup.com)
La MT4 che nelle mani di Stirling Moss ottenne la vittoria assoluta alla 12 Ore di Sebring 1954 (source: Oscaownersgroup.com)

Il tramonto

Dopo lo splendore degli anni ‘50, OSCA va incontro ad anni decisamente più bui. Alla lunga, le scarse finanze della piccola casa bolognese non consentono ai fratelli Maserati di competere con i colossi dell’automobilismo, e i loro modelli diventano sempre più datati e meno competitivi; così, nel 1963, l’azienda viene ceduta al conte Domenico Agusta, proprietario della casa motociclistica MV Agusta. 4 anni dopo, OSCA cessa ufficialmente le operazioni.

Nel settembre 2022, il patron dell’azienda automobilistica DR Automobiles ed ex-pilota Massimo Di Risio acquisisce i diritti per il marchio OSCA, con l’intento di sviluppare un piano industriale volto a riportare in auge il brand bolognese.

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