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Riparti dal via Honey Badger!

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«Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano»

Venditti canta così in una delle sue canzoni più famose. Una frase divenuta un emblema, dipinta sui muri, tatuata sulla pelle, scolpita nel cuore di chi in certe parole ci ha vissuto la sua realtà. A volte tornare da dove si è partiti è sinonimo di opportunità, quella di poter ripartire con un nuovo capitolo e scrivere magari una storia completamente nuova. Questo è quanto fatto da Daniel Ricciardo che dopo aver lasciato McLaren ed essere tornato in Red Bull come terzo pilota a fine 2022 ora si appresta a vestire nuovamente la tuta del Junior Team AlphaTauri, dopo aver portato i colori Toro Rosso nel 2012.

Da star a spalla

Riccardo è senza dubbio uno dei piloti più accentratori in Formula 1. Non solo in pista dove ha fatto vedere gesta e mosse spettacolari che ancora oggi rimangono negli occhi di ogni appassionato, ma anche fuori, dove è diventato uno dei personaggi più amati e seguiti del paddock. Arrivato nel programma del Junior Red Bull Team con le premesse del vero campione, Daniel scalò le categorie e le gerarchie fino ad arrivare al fianco di Sebastian Vettel nel 2014. Come sanno fare i talenti cristallini, in una stagione si mangiò il tedesco e si prese le luci della ribalta, pronto a diventare il nuovo fenomeno scoperto dalla Casa austriaca. Purtroppo sulla sua strada ha trovato un sasso molto grosso sul quale è inciampato: Max Verstappen. L’olandese non ha fatto altro, se non quello che Ricciardo fece al tedesco ex Ferrari, ovvero lo ha relegato ad essere un secondo pilota qualsiasi e poi a lasciare la squadra in cerca di prati più verdi.

Ritorno alle origini

Prima Renault e poi McLaren senza mai ritrovare il vero Daniel conosciuto tra Toro Rosso e Red Bull, anzi forse perdendosi del tutto. Solo due podi e una vittoria, arrivata per eventi fortuiti, non potevano rappresentare la dimensione di un pilota che in pista aveva portato magia e divertimento. Quando si tocca il fondo a volte è meglio tornare al punto di partenza, un po’ come al gioco dell’oca o a Monopoli. Riparti dal via e vedi cosa ti porta il nuovo percorso. Per questa ragione l’annuncio della settimana scorsa, una voce che si rincorreva da un po’ di tempo, può rappresentare una nuova occasione per Daniel, che ormai compiuti i 34 anni non ha più molte carte da giocare contro il tempo e contro tanti talenti giovani che crescono molto velocemente come fece lui stesso. Horner ha affermato tramite i canali ufficiali di F1 che era chiaro come Nyck De Vries non stesse performando secondo le aspettative. L’ex campione del mondo di Formula E infatti, nonostante non avesse esperienza in Formula 1, ha fatto chilometri su chilometri in altre categorie e per questo Helmut Marko insieme ai vertici Red Bull chiedevano ben altri risultati. Inoltre il team manager inglese ha affermato che c’era curiosità di vedere come Ricciardo si fosse comportato in macchina ed è quindi con queste premesse che alla fine non c’era bisogno di aspettare più di tanto per fare lo scambio tra i due. 

Una seconda chance per tornare grande

La Scuderia nel frattempo ha cambiato nome, magari ha cambiato anche qualche faccia e ha aggiunto un’altra vittoria alla sua bacheca. Di tempo ne è passato, ma a giudicare da come Danny Ric è stato accolto al quartier generale di Faenza, tutto sembra essere rimasto a dieci anni fa quando salutava quei colori per fare il grande salto. Quello che potrà portare Ricciardo è senza dubbio la sua esperienza maturata nelle difficoltà e nei successi in tre Scuderie diverse, e perché no, magari è proprio lui l’uomo da cui AlphaTauri deve ripartire per svoltare una stagione fino a qui deludente e sotto le aspettative.

Se Ricciardo vuole tornare a vincere e provare ad essere un protagonista del mondiale, sicuramente la Scuderia faentina sarà solo un nuovo passaggio della sua seconda vita da pilota o forse sarà l’ultima tappa in Formula 1 prima di dedicarsi ad altro. Questo però è un discorso che riguarda il futuro. Per ora Daniel è tornato ed è giusto godersi questo momento. Lui farà bene all’AlphaTauri come l’AlphaTauri farà bene a lui. Già dal Gran Premio d’Ungheria il suo nome tornerà sullo schieramento di partenza e a noi non rimane che vivercelo senza troppo crucci su ciò che sarà.

A volte ripartire dal via è fonte di benessere, nonostante nel motorsport sia sempre una scommessa a scatola chiusa. Riccardo ha aperto una porta che tempo fa aveva chiuso, ma con presupposti diversi rispetto a quel giovane ragazzo di Perth che era agli inizi della sua carriera. Una consapevolezza maturata e un approccio cambiato nel corso del tempo, ma che è rimasto legato alle stesse ambizioni.

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