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Sassuolo, la regina del “turismo”

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giovanardifabrizio.com


Situata a pochi chilometri dalla Capitale della Motor Valley, a fianco di Fiorano e Maranello, Sassuolo non poteva rimanere isolata dalla febbre dei motori. È proprio quello che è successo ad Andrea Montermini e Fabrizio “Piedone” Giovanardi, due piloti, ma soprattutto amici, che sono riusciti a mettere la città emiliana sulla mappa della Motor Valley, seppur in modo diverso. La loro eredità è stata poi raccolta da Andrea Bertolini, altro grande asso delle ruote coperte.

Una passione comune

Nati a due anni di distanza, Montermini nel 1964 e Giovanardi nel 1966, i due sassolesi sono cresciuti giocando insieme con le macchine radiocomandate. La loro passione per l’automobilismo è nata quando, in assenza dei genitori, hanno fatto visita al kartodromo di Parma. Da qui il loro impegno per provare a comprare un kart e, nonostante le opposizioni dei genitori ceramisti, ci riuscirono. I genitori di Fabrizio erano più concessivi, quindi gli unici momenti in cui Andrea poteva girare erano nelle giornate in cui Piedone provava il kart. 

Montermini riesce a iscriversi al campionato Alfa Boxer 1987 con l’aiuto del preparatore forlivese Giorgio Vallicelli e nello stesso anno Fabrizio esordisce nella F3 Italiana con la Prema. L’anno successivo Montermini raggiunge Giovanardi in F3, ma con una Reynard che non riesce a tenere il passo delle Dallara. Nel 1990 e 1991 i due piloti hanno corso in F3000, l’anticamera della F1, ma di qui in poi i loro percorsi si sviluppano molto diversamente. 

Le strade si dividono

Montermini ha proseguito con le monoposto, ottenendo un posto da test driver in F1 con la Scuderia Italia nel 1990. L’anno successivo diventa il collaudatore della Ferrari e per poco non esordisce in F1 al Gran Premio di Spagna. Prima del terzultimo appuntamento della stagione un litigio tra Prost e la Ferrari aveva portato alla convocazione del pilota sassolese a Barcellona, ma il sogno svanì il venerdì mattina, quando il francese raggiunse un accordo col team.  Sempre in Spagna, tre anni più tardi, arrivò l’opportunità di debuttare in F1 con la Simtek, sostituendo il compianto Roland Ratzenberger. Purtroppo un incidente nelle prove lo costringe a saltare la gara e la stagione. Ritorna nel 1995 con la Pacific, senza ottenere risultati degni di nota, come anche nel 1996 con la Forti. Dal 1997 passa alle ruote coperte, vincendo due campionati GT nel 2008 e 2013.

Giovanardi passa alle ruote coperte nel 1991, correndo nel Campionato Italiano Superturismo al volante di una Peugeot 405. Nel 1992 vince il campionato, ma negli anni successivi gli sforzi del team francese stavano virando sulla 24 Ore di Le Mans. Chi invece era concentrato sulle vetture turismo era l’Alfa Romeo, la cui 155 V6 TI stava dominando il DTM. Piedone passò dunque al team Nordauto, con cui avrebbe guidato la leggendaria 155. Con la casa milanese Giovanardi riesce a vincere ben sei campionati Superturismo consecutivi dal 1997 al 2002, tre italiani e tre europei, affermandosi come una leggenda delle gare turismo. Nel 2006 si trasferisce in Inghilterra per disputare il BTCC, in cui vince il suo ottavo e nono campionato correndo con la Vauxhall.

Un nuovo campione emerge

Proprio quando le carriere di Giovanardi e Montermini sfumavano verso la fine, un nuovo talento emergeva da Sassuolo. Andrea Bertolini comincia nel 1985 sui kart, ma passa presto alle ruote coperte. Nel 2001 esordisce nel Mondiale GT con Porsche e l’anno successivo corre con una Ferrari. La svolta arriva nel 2004, quando passa alla piacentina AF Corse, la quale gli permette di guidare la “incredibile” Maserati MC12. Con la vettura modenese vince quattro mondiali GT1 nel 2006 e dal 2008 al 2010. Successivamente legherà il suo nome alla Ferrari, con cui vincerà il Mondiale Endurance 2015, condito dalla vittoria di classe nella 24 Ore di Le Mans.

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