Motor Valley
WEC | 24H Le Mans, riparte la corsa dopo oltre 4 ore di Safety Car
La 24H Le Mans 2024 riparte dopo oltre 4 ore di Safety Car a causa della pioggia. Ferrari #50 perde terreno sulla testa. LMP2 con AF Corse in testa, Iron Dames quinte in LMGT3.
La 24H Le Mans 2024 è ripartita. Dopo quasi 4 ore e 30 in regime di Safety Car, la corsa è di nuovo sotto bandiera verde. Come aveva anticipato Andrè Lotterer ai nostri microfoni, la gara è stata segnata dalla pioggia, che ha di fatto dimezzato le ore di buio.
La pista è ancora molto bagnata e la nube di acqua alzata dal passaggio delle vetture è stata da subito importante, sebbene stia diminuendo giro dopo giro. Se non dovesse tornare a piovere, si vocifera nei retro box qui a Le Mans che in un’ora potrebbero esserci i primi passaggi alle slick.
Hypercar, Ferrari #50 perde sui battistrada
Dopo la ripartenza, la Ferrari #50, con Nicklas Nielsen al volante, non è riuscita a tenere il passo della Toyota #8, condotta da Ryo Hirakawa, e della Porsche #6 guidata da Laurens Vanthoor. Al quarto posto Robert Kubica sulla Ferrari #83, a oltre venti secondi dal leader. Questa la situazione prima delle prime soste dopo il primo stint. Al momento non si registrano sconvolgimenti degli equilibri in campo.
Nei primi istanti dopo la ripartenza, alcuni equipaggi sono entrati ai box per fare pit stop o per scontare le penalità accumulate prima delle 3:44, orario di ingresso dell’eterna Safety Car.
La Ferrari #51, la Lamborghini #63 e la Cadillac #3 sono state infatti penalizzate con un Drive Through per il mancato rispetto dei limiti di velocità sotto regime di Full Course Yellow poco dopo le tre di notte.
LMP2, AF Corse tiene la testa
Ben Barnicoat, sulla Oreca 183 di AF Corse, ha tenuto il primo posto assoluto di categoria sulla #37 di Cool Racing e sulla #10 di Vector Sport, terza.
LMGT3, Iron Dames quinte
La Lamborghini Huracán GT3 EVO2 delle Iron Dames, condotta da Michelle Gatting, è al quinto posto. La prima Ferrari è la 296 GT3 #50 di Vista AF Corse, decima e guidata da Francois Herau.
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