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WOW WOMEN MOTOR | L’empowerment femminile nel cuore delle corse e non solo

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Comune Imola


Venerdì’ 8 marzo scorso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola si è tinto ancora una volta di rosa per celebrare le donne nel motorsport e l’empowerment femminile, che anno dopo anno cresce sempre di più. Il Comune di Imola ha dato vita alla seconda edizione del WOW Women Motor dopo quella d’esordio che si è tenuta lo scorso anno. Tanti ospiti e molte attività per sensibilizzare la crescita del movimento femminile nel motorsport, ma anche in tutte le realtà circostanti, nel giorno in cui si celebrano le donne.

Le iniziative e i panel dell’evento

Quest’anno l’evento ha coinvolto maggiormente le scuole e le realtà del territorio in tutte le attività della giornata. Dalla mattina alla sera si sono svolti anche corsi di guida sicura e test drive a cura di GuidarePilotare e PenskeCars, che hanno dato modo agli accreditati di poter provare emozione e adrenalina al volante, lungo le curve del tracciato romagnolo.

Si sono svolti anche alcuni incontri per gli studenti e le studentesse universitari e del liceo. Per i primi è stato allestito un panel di approfondimento a cura di Ferrari, mentre per gli altri sono stati istituiti dei momenti di formazione su STEM e A.I. a cura di Boom con Curti e Eco Certificazioni.

Al pomeriggio giornata ricca di incontri, con molti ospiti che sono salite sul palco allestito nel Museo Checco Costa e attraverso la moderazione di Carolina Tedeschi, creatrice di contenuti digitali sul motorsport e volto di Race Anatomy, hanno raccontato la loro esperienza come donne nel mondo del lavoro; sia in ambito manageriale, che produttivo o economico.

Il riconoscimento per la “Woman in WOW”

Una volta ancora l’idea nata da Elena Penazzi in collaborazione con il Comune di Imola, assessore all’Autodromo e ai grandi eventi, ha saputo valorizzare storie personali e di vita differenti. Ha lasciato spazio anche ai giovani e a personaggi importanti del motorsport come Rachele Somaschini, pilota italiana di Rally, a cui è stato consegnato il premio Woman In WOW per la sua dedizione nel portare avanti un messaggio molto importante come l’importanza della ricerca sulla Fibrosi Cistica. Lei è testimonial della Fondazione Fibrosi Cistica, in quanto in prima linea per combattere una malattia subdola, contro cui lei stessa lotta ogni giorno, ma che non gli ha impedito di seguire la sua passione e di crearsi una carriera di successi nei Rally.

Non è mai scontata la valorizzazione della figura femminile, in un mondo ancora molto radicato nell’essere maschile. Il cambiamento deve partire da lontano e dalla sensibilizzazione delle nuove generazioni, affinché nessuno cresca più con l’idea che una donna debba avere meno chance di un uomo in qualsiasi ambiente o realtà. La strada è ancora molto lunga, ma è da piccole iniziative così che un giorno prossimo sperare di vivere un cambiamento concreto.

Le parole delle protagoniste

Elena Penazzi, assessore all’Autodromo: «Il mio grazie va innanzitutto a chi con passione e impegno ha creduto a questo evento: quindi tutti gli sponsor, i collaboratori, l’organizzazione, Formula Imola. Ognuno per la sua parte ha contribuito alla buona riuscita di un evento che in questa seconda edizione si consolida e riscontra un successo oltre le aspettative. WOW dimostra che i temi della parità di genere e dell’empowerment femminile trovano un terreno fertile nel mondo dei motori e dell’automotive. Ed anzi, l’interesse di tante persone, uomini e donne, per queste tematiche ci sprona a continuare su questa strada. Non vogliamo lasciare isolato l’evento dell’8 marzo, ma anzi crediamo sia importante lavorare tutti i giorni per creare un sistema virtuoso che coinvolga sempre più soggetti: istituzioni, aziende, studenti e cittadini, proprio come avviene nell’ambito di Wow Women Motor».

Rachele Somaschini, pilota di rally, vincitrice del Premio ‘Woman In Wow’ prima edizione:

«E’ per me una grande emozione ricevere questo premio prestigioso e dal significato importante. Dedico tanto impegno per crescere e dimostrare che con il lavoro, il sacrificio e la determinazione si possono realizzare i propri sogni, anche quando sembrano impossibili. Per me, considerata la mia malattia genetica, diventare una pilota di rally era considerato un traguardo irraggiungibile invece oggi sono qui, faccio la pilota nella vita e, anzi, trovo nello sport anche le risorse per combattere la mia lotta personale. Però bisogna crederci profondamente e dare sempre il massimo per ottenere ciò che si desidera. Quindi sentirmi attribuire il “fattore WOW” nell’automobilismo, dedicato a donne forti, mi lusinga molto e gratifica i miei sforzi quotidiani. Per questo posso solo ringraziare moltissimo chi ha creduto in me e mi ha ritenuta meritevole di questo riconoscimento, che spero di onorare sempre».

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